RaiWay, Padoan: «Non tratto con Mediaset. Manteniamo il 51%»
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ROMA, 1 MARZO 2015 - Un’intervista a tutto campo quella rilasciata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan al quotidiano “Corriere della Sera”. Dalle spending review alle politiche stabilite dalla Banca Centrale europea. Dalla situazione economica italiana al percorso intrapreso dalla Grecia.
Tuttavia il ministro si è soffermato innanzitutto sulla vicenda dell’opas avviata da Mediaset su RaiWay, la società che possiede in Italia le torri per la trasmissione e la diffusione del segnale radiotelevisivo. «Per quanto mi riguarda non c'è nessuna trattativa con Mediaset per l'opas su Rai Way. Ci siamo stupiti quando abbiamo visto quello che succedeva. Il limite del 51% dimostra che il governo non ha intenzione di perdere il controllo».
Il ministro ha anche spiegato qual è l'intenzione la linea che il governo Renzi vuole seguire: «L’operazione rientra nella logica del governo di verificare quali partecipate possano creare un valore che serva a abbattere il debito e a aumentare l’efficienza grazie a una maggiore esposizione al mercato dei management. L’operazione Rai Way è nata con questa filosofia e la mantiene. Poi il mercato si è manifestato con un’opas: il perché è domanda che lascio a altri. L’intenzione del governo resta quella».
Dopo il beneplacito ricevuto dalla Commissione dell'Ue sulle misure finanziare intraprese dal governo, il ministro Padoan fa il punto sui segnali di ripresa: «Derivano da un ambiente macroeconomico internazionale favorevole, grazie alla decisione della Bce sul Quantitive Easing, ma anche dalle riforme che realizziamo: l'atteggiamento verso l'Italia, anche nei Paesi in cui "non ci si fida di noi", sta cambiando. E abbiamo evitato una manovra di 40 miliardi che avrebbe ucciso la ripresa».
Sempre sul panorama europeo il ministro Padoan non si sottrae dal rispondere sulle nuove politiche intraprese dal governo di Atene. «Un percorso difficile - ha commentato il ministro -, ma andrà rafforzandosi nel tempo se le azioni che prenderà il governo greco serviranno anche a creare un clima di fiducia. La fiducia è fondamentale ma è ancora insufficiente in Europa, bisogna fare sforzi per accrescerla altrimenti non possiamo dare per scontato che il processo di integrazione sia irreversibile».
In ambito nazionale ed in merito ad una possibile tassa sulla casa ecco cosa ha risposto il ministro: «La mia preferenza va a agli investimenti produttivi, così riparte l’occupazione. Stiamo mettendo mano a una riforma generale della finanza locale in cui la local tax avrà un ruolo cruciale. Non posso fare anticipazioni».[MORE]
Altro tema di discussione è la spending review che, precisa il ministro, «non è morta, anzi». «Il lavoro fatto da Carlo Cottarelli - spiega Padoan - è stato utile, deve continuare indipendentemente dal fatto che ci sia un commissario. Mi piacerebbe pensare che stiamo andando verso una normalità che considera la razionalizzazione della spesa pubblica un dovere permanente».
(Immagine da ilmanifesto.info)
Giovanni Maria Elia