Caos nel M5S: Raggi stanca e amministrazione capitolina in standby
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ROMA, 08 SETTEMBRE - Il leader del M5s Beppe Grillo arriva a Nettuno per fronteggiare in prima persona la tempesta che sta interessando il partito, a soli due mesi di guida al Campidoglio.[MORE]
Il leader pentastellato riunisce il Direttorio al completo e telefona Virginia Raggi, che rimane a Roma, ma dalla telefonata con Grillo ottiene, per il momento, la difesa della Muraro fino a prova contraria. In cambio, però, accetta di intervenire su Marra che "verrà ricollocato", come scrive prima il blog del leader del M5s e poi la stessa sindaca. Grillo incita Luigi Di Maio a porre le sue scuse per aver "sottovalutato" la vicenda delle indagini sulla Muraro.
Intanto, la sindaca Raggi rimane blindata in Campidoglio: incontra gli assessori Meloni e Baldassarri; riceve il direttore dello Sviluppo economico Silvana Sari per comunicarle lo scambio di poltrone con Raffaele Marra; conferma l'appuntamento in agenda con la presidente di Acea Catia Tomasetti. Dopo telefonate e colloqui, una Virginia Raggi paragonata da Grillo al "primo sindaco negro, nel 1968, nel Missisipi", pubblica un video: "Sono qui oggi per fare chiarezza su quello che è stato definito il caso Muraro.
Voglio raccontarvi con semplicità cosa è accaduto o, meglio, cosa sta accadendo. Sappiamo che in procura c'è un fascicolo che riguarda l'assessore all'Ambiente Paola Muraro. Noi ad oggi, però, non abbiamo avuto modo di leggere le carte. Non sappiamo nulla. Se dovessero emergere delle responsabilità, lo diciamo chiaramente: non faremo sconti a nessuno. Tuttavia, lo dico chiaro, saranno i pm a decidere se vi è o meno un'ipotesi di reato. Non saranno certo i partiti, né tanto meno i giornali. Nel frattempo, l'assessore Muraro continuerà a lavorare per pulire questa città. E si metta fine alle polemiche".
Per la sindaca quindi, bisognerebbe “aspettare le carte" prima di esporsi sulla vicenda. Poi l'attacco agli altri: "Non è passato giorno senza che ci sia stato un attacco, un'accusa. Sappiamo bene che questo nostro modo di lavorare può dare fastidio a qualcuno o può far paura. Ma non ci fermeranno, noi dobbiamo fare l'interesse dei romani". Attorno alla Raggi si sta alzando infatti un grosso polverone, in seguito all'affaire Muraro e alla lotta interna ai 5s: i militanti la chiamano per spingerla ad accettare i diktat di Grillo e le agenzia di stampa narrano di liti furibonde fra i parlamentari pentastellati.
"E' bellissimo, è il sistema che reagisce compatto contro di noi. La Raggi in due mesi ha riscoperto novanta milioni, e chi ha perso quei soldi ora fa due conti". Così Grillo da Nettuno, che invita i suoi a resistere alle tentazioni: "Dovete avere il coraggio di dire di no". Di Maio, dal canto suo, soddisfa le richieste del leader 5s: "Devo delle spiegazioni al popolo M5s. L'ex ad di Ama ha fatto quattordici denunce contro il nostro assessore all'ambiente. Uno del Pd denuncia, l'assessore risulta indagato perché è iscritto al registro degli indagati. Ho commesso un errore ho sottovalutato perché pensavo che quell'iscrizione venisse dalle denunce Pd.
Per questo non l'ho detto a Roberto, ad Alessandro, a Carla. Ho sottovalutato e sono qui a guardarvi negli occhi e a dirvelo". In tutto questo caos, a farne le spese è in primis l'assemblea capitolina, quindi i romani. L'attività amministrativa è paralizzata. La sindaca è stanca. Grillo non vuole vederla e viene esclusa dal raduno di Nettuno da dove il leader 5s, Di Maio e Di Battista proveranno a far ripartire il Movimento.
Luna Isabella
(foto da huffingtonpost.it)