Cronaca

Milano, donne aggrediscono altra donna su tram: video diventa virale

MILANO, 8 MAGGIO 2015 - Un video virale girato intorno al 2013 ha interessato il web negli ultimi giorni. Si tratta di una ripresa amatoriale, realizzata su un tram Atm, in direzione Lanza (Milano), della quale sono protagoniste due ragazze di provenienza orientale vittime di un furto ad opera di una giovane, presumibilmente di origini rom.  [MORE]

 

Dalle immagini si vedono chiaramente le due donne che schiaffeggiano l'altra ragazza, colpendola anche con dei calci. L'atmosfera si fa tesa. Urla, grida, insulti, e incitamenti da parte degli astanti: si vede inoltre la donna distesa sulle postazioni dei passeggeri, in visibile difficoltà ed in lacrime. Si sentono dei commenti: «Ha ragione, questo ti meriti, questo ti meriti», ripetuto due volte. Durante l’aggressione, durata circa cinque minuti, la ragazza non riceve alcun soccorso. Un popolo che guarda, giudica, filma e mostra sul Web.

 

Di certo non c’è nulla di lodevole nel tentare di rubare: è un divieto imposto dai dieci comandamenti e dagli ordinamenti giuridici moderni. E’ da stigmatizzare tuttavia l’atteggiamento reazionario delle due ragazze. Giusto pretendere delle scuse sì, ma perché non chiamare subito le forze dell'ordine? Fa riflettere comunque che la situazione torni tranquilla solo dopo alcuni minuti, grazie all’unica eccezione dell’autista del tram, che richiama all’ordine le due donne: «Basta, basta, basta con le botte ha capito»? E una di loro ribatte: «No, non ho capito».

 

Piuttosto che prendere le parti di qualcuno bisognerebbe essere dalla parte della correttezza e della trasparenza, anche quando episodi del genere vengono subiti: tuttavia il web pare aver scelto da che parte stare. E pare con modalità estremamente discutibili e contrarie ai principi dello stato di diritto, a vantaggio della tutela di una giustizia fai da te inconcludente e deleteria.

 

Esiste tuttavia, fortunatamente, la possibilità di sviluppare qualcosa di realmente nobile: il senso di legalità e di civiltà all’interno della nostra società. Perciò, pare doveroso concludere con le parole della donna aggredita sul finire del video: «Io posso fare anche la denuncia che tu mi hai picchiato, sai?» Prende un po’ di coraggio, dopo le intimidazioni, le botte ed i silenzi altrui. Come a dire, dinanzi alle infrazioni e al triste matrimonio con l’illegalità meritiamo tutti il rispetto della dignità.

 

Foto da: migeneration.it

Cosimo Cataleta