Diciannovenne massacrata dal compagno a Roma, il padre: "Se sopravvive, resterà un vegetale"
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ROMA, 4 FEBBRAIO 2013 – Massacrata di botte a diciannove anni dal compagno trentacinquenne e da questi ridotta in fin di vita. Chiara I., la giovane ragazza pestata dal fidanzato nell'appartamento che condividevano ad Acilia, lotta adesso fra la vita e la morte e, secondo i medici, difficilmente sopravviverà.
I vicini raccontano che, durante il pomeriggio di lunedì, il trentacinquenne compagno di Chiara avrebbe iniziato ad urlare e ad inveire contro la giovane ragazza e poi, tutto ad un tratto, un silenzio agghiacciate avrebbe seguito le urla. Pochi minuti dopo l’uomo, già noto alle forze dell’ordine a causa di alcuni precedenti per droga, avrebbe bussato alla porta dei vicini per chiedere aiuto, dichiarando che la ragazza era caduta dalle scale.
La versione del trentacinquenne non ha convinto né i vicini né le forze dell’ordine, e l’uomo è stato immediatamente fermato per le gravi percosse inflitte alla ragazza. Chiara è invece stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Grassi, per poi essere trasferita nel reparto di terapia intensiva del San Camillo.[MORE]
«Mia figlia aveva il volto tumefatto – racconta il padre della ragazza -. Quando l’ho vista era irriconoscibile, i medici mi hanno detto che solo un incidente stradale avrebbe potuto ridurla così. Io ho finito di vivere, è la mia unica figlia e se sopravvive, con le lesioni che ha riportato al cervello, sarà un vegetale.
Chiara soffre di un leggero ritardo mentale, è ingenua e quel maledetto l’ha assoggettata a lui come fosse un robot, convincendola a scappare di casa. Me l’ha massacrata, è un folle, lo avevo già denunciato. Quando domenica mia figlia mi ha telefonato, dicendo che non ne voleva sapere più niente di lui, mi ha chiesto se l’andavo a prendere. Avrei potuto salvarla da quella cieca furia omicida . Invece non ho fatto in tempo».
(fonte www.leggo.it)
(foto www.baritoday.it)
Elisa Lepone