Raduno musicale "verso l'alto": Un incontro tra Rock e fratellanza il 27 luglio a Tiriolo
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TIRIOLO (CZ), 23 LUGLIO 2013 - Se la parola “Europa” evoca oggi principalmente spread e crisi economica, troppo ci si dimentica che l’Europa dei popoli, decisamente più vera e bella di quella delle banche, si è formata lungo la strada di un immenso pellegrinaggio: quello che portava a Santiago di Campostela, luogo della tomba di San Giacomo.
Questo cammino è stato il motore del primo movimento europeo di unità perché per raggiungere Santiago si sono mosse persone da ogni parte dell’Europa. Camminando hanno diffuso cultura; si sono ritrovate genti con lingue diverse che hanno imparato a parlare tra di loro; camminando si sono diffuse la cultura artistica del romanico e del gotico, le leggende e la “chanson de geste”.
Camminando si è dato impulso al commercio e favorito la nascita di nuove città lungo le strade che portavano questi viandanti del sacro, si sino aperti ospedali e confraternite per l’ospitalità, si è diffusa non solo la fede ma anche la cultura cristiana. Ancora oggi sui sentieri di Campostela passa tutto il mondo, con tanta gente che si incontra in una ricchezza infinita. Con la bellezza dei paesaggi attraversati, la natura, le città, i paesini.
Con le meraviglie dell’arte e della storia. Ecco perché vale la pena camminare tantissimi giorni per arrivare alla meta, quando con l’aereo o l’auto ci si potrebbe arrivare subito: per la bellezza di una conquista faticosa, per dedicare energie a qualcosa o a Qualcuno che ci sveli chi siamo. Tutta la ricchezza spirituale, la bellezza di questo senso del camminare, ha preso corpo anche in terra di Calabria: a Catanzaro, due donne hanno dato inizio al “Cammino Di Porto” , un pellegrinaggio mensile non verso un Santo, ma verso quel sublime volto materno di Dio che è la Madonna: nei primi sabati del mese si va a piedi verso la Madre di Dio venerata nella sua Basilica- Santuario di Porto, a Gimigliano.
- Nelle nostre mani, stringiamo la corona del Rosario- ci racconta una delle iniziatrici del cammino, la signora Pina Donato- Il Rosario è preghiera semplice, bella e profonda, vera scuola di contemplazione ma anche di stimoli per l’agire con azioni concrete.
- E tra queste azione concrete , il “Cammino di Porto” ha ideato un raduno musicale, di cui ci parla ancora Pina :
-Il raduno "Verso l'alto", è nato dal desiderio di far conoscere a più persone il nostro gruppo : siccome nelle vene di alcuni di noi scorre sangue rock, quale occasione migliore per promuovere , non un festival dove c'è un vincitore ed una giuria, ma un raduno dove a turno, sul sagrato della Basilica o altrove , si esibiscono solisti oppure gruppi musicali, tutti accomunati dalla passione per la musica; ovviamente senza pagare nessuna quota di partecipazione, ma con un solo impegno, quello di eseguire brani che parlano di fratellanza, di pace, di amicizia, di lotta alle diversità, di amore universale. Ed ecco che nelle scorse edizioni abbiamo ascoltato brani dei Queen, di Bob Marley, U2, Bob Dylan, DeepPurple, New Trolls, Battiato, dei Queen, di Bob Marley, U2, Bob Dylan, DeepPurple, New Trolls, Battiato, Patty Smith ecc.: noi del “Cammino” crediamo che la musica possa essere un buon collante, ecco perché il nostro Raduno è aperto all' accoglienza di coloro che si riconoscono nel nostro messaggio. Invitiamo tutti il prossimo sabato, 27 luglio, al nostro raduno musicale che si svolgerà a Tiriolo in occasione dei festeggiamenti per la “Madonna delle Nevi”.
Il titolo "Verso l'alto" del nostro raduno, non è una frase a caso, ma è l'augurio che il 07 giugno 1925 fece il Beato Pier Giorgio Frassati, ad un suo carissimo amico. Pier Giorgio, dopo pochi giorni da quella data, si ammalò e mori a soli 24 anni, ma il Suo augurio di protendere sempre Verso l'alto è quello che noi auguriamo a tutte le persone che incontriamo non solo durante il "Cammino di Porto", ma soprattutto durante il cammino della nostra esistenza.-
Ricordiamo l’evento fondatore del santuario di Porto, ossia l’apparizione in sogno della Madonna a Pietro Gatto, nella zona di Gimigliano, avvenuta nel lontano 1751 e riconosciuta dall’allora ordinario diocesano monsignor Troyli che autorizzò il giovane a edificare la storica “Cona”, ove ancora oggi la Madonna di Porto dispensa grazie ai suoi figli.Perché se solitamente immaginiamo Dio come un Padre, incarnato nell’uomo Gesù, venerare la Madonna significa arricchire la nostra esperienza di fede con quel volto femminile e materno di Dio, quella sua presenza misericordiosa che significa accoglienza e tenerezza .
Il“Cammino Di Porto” è iniziato nel 2006 e ce ne parla ancora Pina Donato:
- Io e Nuccia Brofferio, mia amica del cuore, riflettendo sul Cammino di Santiago di Compostela e sulla forza ed il coraggio di tante persone che riescono a camminare per 800 km. pur di arrivare davanti alla tomba di San Giacomo, ci siamo ritrovate a pensare che anche al Santuario Madonna di Porto si poteva arrivare in pellegrinaggio a piedi per venerare un'immagine mariana tra le più miracolose: a pensarci bene, i Km. da percorrere a piedi erano un po’ meno di 20!Camminando, il percorso non ci sembrò molto difficoltoso e quindi decidemmo di ripeterlo: da qui l'idea di impegnarci per ogni primo sabato del mese. Pian piano il gruppo è cresciuto, e ogni primo sabato del mese, affrontando qualsiasi situazione climatica, rosario in mano, si parte! e a fine giornata, ci ritroviamo tutti più carichi e felici di prima.
La devozione alla Madonna di Porto è sicuramente qualcosa che ci è stato trasmesso dalle nostre famiglie: mia madre mi ha raccontato che anche la mia nonna materna si recava a Porto ogni primo sabato del mese, ma lei da sola. E poi il posto è veramente suggestivo e il silenzio che regna, aiuta alla meditazione. Nell'ottobre del 2008, in occasione della ricorrenza della fondazione del Santuario di Porto, durante la celebrazione della Santa Messa, Don Erminio Pinciroli presentò a Mons. Cantisani il nostro gruppo e in quell'occasione il Vescovo ci consegnò i fazzolettoni con l'effige della Madonna di Porto e la scritta "Cammino di Porto" che rappresentano per noi il nostro simbolo di riconoscimento. Don Erminio è il nostro direttore spirituale e ci sta "addestrando" con le sue splendide catechesi ad affrontare al meglio il nostro cammino…VERSO L’ALTO! -[MORE]
ANNA ROTUNDO