Racket:ospedale Milano "sos racket e usura" caro estinto
Cronaca Lombardia

Racket:ospedale Milano "sos racket e usura" caro estinto

lunedì 9 agosto, 2010

MILANO - Il racket del caro estinto "e' ancora attivo in molti ospedali di Milano e provincia". La denuncia arriva dall'associazione 'Sos racket e usura' che, con telecamera nascosta, è riuscita a girare un video in due strutture alle porte del capoluogo lombardo. Nel filmato, gli operatori dell'associazione si sono finti parenti di una paziente prossima al decesso e, sostenendo di non essere del posto, hanno chiesto aiuto a due infermieri delle camere mortuarie. [MORE]

Gli infermieri hanno consigliato alcune imprese di pompe funebri. Uno di loro si e' anche tolto il camice e li ha accompagnati negli uffici di un'impresa che, ha sostenuto, era "convenzionata con il Comune di San Donato". L'associazione si e' mossa seguendo le segnalazioni di altre imprese funebri. I prezzi che, nel video, vengono chiesti per un funerale, variano dai 2.000 ai 3.500 euro. Alla denuncia di 'Sos racket e usura', si e' unito il Codacons secondo cui "il racket del caro estinto e' diffuso in tutta Italia". "Gia' nel 2001 - si ricorda - scoppio' uno scandalo a Torino, nel 2008 scoppio' prima a Bari e poi gia' a Milano, dove evidentemente nulla e' cambiato. Successivamente era esploso a Caserta e Reggio Emilia". "Per questo - si suggerisce - l'associazione di consumatori chiede di avviare indagini in tutti gli ospedali d'Italia ed invita i parenti contattati a presentare denuncia alle forze dell'ordine.

Troppo spesso infermieri, centralinisti o personale delle camere mortuarie di ospedali si affrettano a chiamare le loro pompe funebri amiche in cambio di una tangente che, secondo una stima del Codacons, varia, in media, da 150 a 350 euro, a seconda della citta' e del costo complessivo del funerale". Questi funerali, con tangente incorporata, - si stima - "costano mediamente il 30% in piu' rispetto al normale" e l'associazione "invita i parenti dei defunti a non accettare mai l'offerta di agenzie funebri che si presentano come avvoltoi, senza essere state esplicitamente chiamate" e ricorda "non si sono ancora recepite le indicazioni dell'Antitrust che nel maggio del 2007 aveva evidenziato gravi distorsioni del mercato e che auspicava una netta separazione tra le gestioni pubbliche delle camere mortuarie e dei cimiteri e le attivita' commerciali delle onoranze funebri".
(AGI)
 


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