Quinto Forum Internazionale della Creatività Tessile
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Quinto Forum Internazionale della Creatività Tessile

domenica 25 luglio, 2010

PARMA- Ricamo, merletto, patchwork, quilting, feltro, punto croce, uncinetto, tessitura, maglia... ben nove le realtà creative tessili che appassionano milioni di persone e che saranno le protagoniste, dal 13 al 15 maggio 2011, alle Fiere di Parma nell’ambito di Italia Invita, l’atteso appuntamento biennale del settore.
Le innumerevoli tecniche di lavorazione per ciascuna sezione presente al prossimo Forum Internazionale della Creatività Tessile sono un’occasione di scambio culturale, dove le esperienze e l’abilità manuale trovano la massima espressione e applicazione, incrociando il passato e il presente. Veri e propri prodotti d’arte che vanno ben al di là dell’immaginario collettivo fatto non solo, per quanto preziose, di coperte o tende che ricordano le nostre nonne. [MORE]
I lavori sono “quadri”, opere, espressioni di donne, che danno forma o arricchiscono abiti, o che diventano complementi d’arredo che ben si inseriscono nella modernità del nostro habitat, un incontro quasi magico tra la genialità creativa e l’abilità manuale con il risultato di una perfetta integrazione al mondo contemporaneo. Una perizia tecnica e una fantasia che vengono espresse da milioni di appassionate, di ogni età, di ogni territorio, che conservano, raccolgono e trasferiscono le preziose e antiche pratiche di lavorazione per suscitare sempre rinnovata passione anche nelle giovani generazioni. Ed è proprio tra le giovani donne italiane che cresce sempre più la passione per queste attività e per le più recenti tecniche come il patchwork e il quilting.
Lavori femminili per eccellenza, per secoli simboli di sottomissioni intellettuali e fisiche, di diritti elementari negati (come quello all'istruzione, concessa solo nel ventesimo secolo), sono oggi rivalutati. Non più costrette da assurde regole sociali o da imposizioni schiavistiche di mercato ad apprenderne le tecniche, le colte donne del nuovo millennio ne hanno riscoperto il piacere per manifestare la propria inventiva, il proprio senso artistico.

Anche stilisti e designer attingono dai capolavori del passato dell’arte tessile, rivisitandone le applicazioni e riportando nelle moderne collezioni il suo tocco classico e l’eleganza: così abiti, lingerie, abiti da sposa, gonne, camicie, ombrelli, cappelli, nelle mode che si susseguono, sono impreziositi da pizzi, merletti, passamanerie abilmente lavorati. E ancora, le strutture cromate, i volumi curvi o le superfici interattive, le cornici dei quadri che rientrano nelle case di oggi sono spesso affiancate da queste pregevoli tecniche di lavorazione; ed ecco che tavolini, lampade, sedie, poltrone, divisori di interni diventano oggetti di design dove ancora una volta l’antico e il moderno si fondono in nuove armonie.

L’edizione del 2009 di Italia Invita, che si è svolta sempre negli spazi espositivi di Fiere di Parma, ha visto la presenza di appassionati e operatori del settore provenienti da oltre 20 paesi. E ancora, sempre nel 2009, gli espositori italiani sono stati 67 oltre a 65 espositori (nazionali e internazionali) presenti nel mercatino tessile; 4 le mostre collaterali (tra cui l’esposizione della “Collezione di Ricami Antichi Thérèse de Dillmont”, con più di 50 opere di ogni epoca e provenienti da ogni parte del mondo”); e, infine, ben 6.789 visitatori, una crescita del 30% rispetto all’edizione precedente! La manifestazione trova in Parma, città dal ricchissimo patrimonio storico e culturale, e nell’affermato know how di Fiere di Parma, il palcoscenico ideale per recuperare, valorizzare e tutelare l’arte tessile.



Italia Invita è diventato un appuntamento imperdibile per tutte le appassionate della creatività tessile e per chi, invece, vuole avvicinarsi a questo mondo “sommerso”, scoprendo con piacere il divertimento, la semplicità e la possibilità di realizzare da piccoli a grandi capolavori. Un mondo aperto a tutti, senza alcuna distinzione di genere, di età e di fascia sociale. Un mondo che per la sua versatilità trova anche applicazioni terapeutiche e spazio nelle scuole.
L’edizione 2011 di Italia Invita, denominato 5° Forum Internazionale della Creatività Tessile è l’appuntamento che vuole sottolineare la volontà di avere accanto alla realtà di ricamo e merletto, cuore della manifestazione, anche associazioni, artigiani e commercianti di altri settori tessili. Il leit motiv dell’edizione 2011 del Forum è “Herbarium” dove ogni sezione sarà chiamata a interpretare il tema con le proprie specifiche tecniche.
Un’alternanza di eventi, mostre, corsi, novità commerciali: in un padiglione interamente dedicato ad Italia Invita, Fiere di Parma proporrà la Galleria Tessile dove artisti ed espositori presenteranno manufatti tessili in mostre a tema, oltre a laboratori e performance con il coinvolgimento del pubblico; le Regioni d’Italia, con le loro associazioni, scuole e laboratori artigianali presenteranno le opere tradotte nel tema Herbarium; circuito di laboratori e atelier all’interno di ogni stand ed in aree di lavoro riservate nelle diverse sezioni del Forum saranno un’occasione di apprendimento sotto la guida di note ed esperte insegnanti. Ci saranno, poi, innumerevoli possibilità di acquisto di articoli relativi a tutte le sezioni presenti: filati, tele da ricamo, tessuti ed attrezzature per Patchwork & Quilting, strumenti di lavoro, merletti, ricami, disegni, schemi, kit, editoria specializzata, libri antichi e moderni, antiquariato tessile, curiosità e idee dall’Italia e da tutta Europa.
Le nuove sezioni presenti nell’edizione 2011 avranno aree appositamente dedicate. Il Patchwork/Quilting ospiterà artisti nazionali ed internazionali, in mostra con le loro opere più significative, e corsi su questa tecnica. Le informazioni saranno disponibili nel sito www.italiainvita.it che sarà arricchito e costantemente aggiornato nei prossimi mesi. Per quanto riguarda il Punto Croce, sarà possibile trovare gli schemi, gli accessori e le idee più innovative per questo particolare settore con la possibilità di incontrare aziende e designer italiani e stranieri.
Gruppi di lavoro, proposte d’arte e tradizionali, produttori di filati e artigiani dell’intreccio ai ferri ed all’uncinetto arricchiranno il settore Maglia mentre per il Feltro ci saranno dimostrazioni di infeltrimento con tessuti e decori, materiali e proposte da laboratori, oltre a produttori di lana ed aziende del settore.
Non può certo mancare una mostra collaterale di alto contenuto culturale: una straordinaria selezione di merletti d’arte, antichi e di produzione contemporanea, sempre sul tema Herbarium, di Rita Bargna, grande collezionista di trine e merletti oltre che rappresentante e membro, per l’Italia, del consiglio O.I.D.F.A. (Organisation Internationale de la Dentelle au Fuseau et à l'Aiguille, fondata in Francia nel 1982).
La 5a edizione del Forum Internazionale della Creatività Tessile prevede anche due concorsi. Il primo è a livello internazionale e riguarderà il Patchwork e Quilting ed è rivolto a quiltiste singole o gruppi ed associazioni, chiamati ad interpretare un erbario contemporaneo con queste tecniche. Il secondo concorso, denominato “Bandiere”, riguarderà Ricamo, Merletto e Intreccio. A tutti i residenti in Italia, l'invito è quello di dichiarare la propria appartenenza ad un colore, ad un simbolo, ad una cultura attraverso la creatività tessile con qualsiasi tecnica o combinazione di tecniche. I lavori dei Concorsi dovranno pervenire entro il 31 marzo 2011: informazioni e regolamenti saranno disponibili a breve sul sito www.italiainvita.it





Curiosità tessili e qualche numero …………………

Italia Invita è ormai il punto di riferimento in Italia per il settore della Creatività Tessile che, negli spazi di Fiere di Parma, trova la sua collocazione ideale per un importante momento di incontro e confronto anche a livello internazionale. La passione e la curiosità verso nuove tecniche non si basano solo su manuali e web ma l’interesse per queste arti è cresciuto in modo tale che le appassionate richiedono l’insegnamento ad personam da parte di maestre specializzate, soprattutto di quelle legate ad uno specifico territorio. E ad Italia Invita vi è la possibilità unica, in tre giorni di evento, di interagire con esperte dalla Sardegna, dal Trentino, dall’Emilia Romagna dalla Sicilia e, più in generale, da tutta Italia; insegnanti che abitualmente organizzano e ospitano gruppi di appassionate da tutto il mondo per tenere corsi di Trapunto Fiorentino, di Caterina de' Medici, Nappini, Macramé, Sfilato Siciliano e così via.

In Italia, per il ricamo e il merletto non esiste una fonte ufficiale che censisca questo immenso patrimonio che vive e si tramanda attraverso le sue innumerevoli associazioni, sezioni di circoli culturali, scuole, laboratori artigiani, oltre a club, gruppi parrocchiali, singole appassionate o salotti di amiche, ma anche libere professioniste che hanno fatto di questa passione il lavoro della loro vita; raccontano e organizzano corsi per il sempre crescente pubblico che si avvicina e appassiona alla creatività tessile. Gruppi di persone che guardano sempre più all’estero per confrontarsi, apprendere nuove tecniche e scambiarsi “esperienze” sull’argomento.
Ed è proprio questa la rivoluzione maggiore della realtà tessile odierna: la trasmissione di identità culturale attraverso le tecniche; ricamare non è solo saper mettere i punti ma ricostruire, attraverso l’uso dei materiali e dei motivi decorativi, un’appartenenza alla storia del proprio territorio, a quella storia che il lavoro di generazioni di donne ha contribuito a costruire. Così ad esempio nasce la curiosità di approfondire la storia medievale attraverso il Ricamo Canusino che si rifà alle architetture ed ai bassorilievi del periodo Matildico nella zona di Reggio Emilia; o di certi laboratori umbri ad Assisi, Città di Castello o Deruta che tanto impulso hanno dato all’inizio del secolo scorso all’emancipazione femminile attraverso un lavoro finalmente retribuito, attingendo spunti e idee da collezioni tessili rinascimentali.
L’utilizzo di materiali di uso locale, come la rete dei pescatori nelle zone di mare o lacustri come supporto da ricamare, avvia tradizioni come il il Filet di Bosa in Sardegna o quello di Cefalù in Sicilia o del Lago Trasimeno in Umbria. I nodi marinari diventano la base tecnica per splendidi merletti da biancheria intorno ai porti della Liguria : il Macramè ligure.
Ed ancora fuselli che intrecciano fili di lino o di cotone dalle vallate alpine della Val D’Aosta o della Lombardia con i merletti di Cogne e di Cantù, passando per il centro Italia da Cesena a Sansepolcro sede di un’importante Biennale Internazionale del Merletto giunta alla sua XIV edizione nel settembre 2010, fino alla Campania ed alla Sicilia con il merletto a Tombolo di Mirabella Imbaccari.

In alcune scuole nelle diverse parti d’Italia, è nata anche l’esigenza di segnare la tecnica tradizionale con un’impronta contemporanea. Nascono quindi collaborazioni con artisti di genere diverso che disegnano per ricami, disegni interpretati poi dalla ricamatrice ed applicati in oggetti di uso quotidiano oppure in oggetti d’arte; il tessile entra nell’arte e viceversa in uno scambio creativo che segna un futuro percorso.

Nei Paesi esteri, esistono da anni varie organizzazioni nazionali. Solo per citarne alcune, negli USA, per il merletto, troviamo la IOLI (International old lacers organization), in Australia e Gran Bretagna le organizzatissime Lace Guilds; anche la Germania ha una affermata associazione nazionale di merlettaie (www.deutscher-kloeppelverband.de) come anche la Svizzera e l’Austria; in Francia ci sono due associazioni così come in Spagna. In Giappone, sono tantissime appassionate di ricamo e merletto, con grande attenzione al merletto italiano, tanto che esiste una scuola di merletto italiano a Tokyo - fondata da una merlettaia Reiko Fukumoto - che riscuote un grande successo e produce manufatti di altissimo livello! Inoltre, la sopra citata O.I.D.F.A. (Organisation Internationale de la Dentelle au Fuseau et à l'Aiguille) fondata in Francia nel 1982, conta ben 2100 soci maschi e femmine, appartenenti a 30 diverse nazioni: Argentina, Austria, Australia, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finland, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Latvia, Mali, Malta, Olanda, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Gran Bretagna, USA). Per il ricamo, Embroidery Guilds nazionali nel mondo di lingua inglese coordinano le Embroidery Guilds regionali e pubblicano bellissime riviste con diffusione mondiale.

Ma cos’é il patchwork e cos'è il quilting? Il patchwork è l'unione di pezzi o toppe (patch) di tessuto, spesso di forma geometrica ma non solo, per formare un disegno o un'immagine. Il quilting invece è’ l'unione di tre strati di cui uno è il tessuto fatto a patchwork, un tessuto ed uno strato di imbottitura, tenuti tutti insieme da una trapuntatura. Per questo tipo di manufatti l'origine si perde nella notte dei tempi se si pensa che sono state trovate tracce provenienti anche dall’antico Egitto e dalla Cina (3.500 a.c.). Attualmente il mondo del patchwork e del quilting si divide in tre categorie: il tradizionale, il contemporaneo (innovativo per tecnica e forma ma con radici nel tradizionale) e gli art quilt o art tessile cioè lavori da appendere come quadri, con una forte innovazione anche nell’uso dei materiali e nelle forme.

Il quilting nel mondo è ben organizzato con una fitta rete di guild ed associazioni che si incontrano e confrontano in eventi e manifestazioni di importanza internazionale. Internet ha reso il mondo del patchwork e quilting alla portata di tutti con siti, negozi, blog, programmi televisivi; basta fare una ricerca in Youtube per vedere tanti video, amatoriali e non, pronti a svelare piccoli trucchi e segreti della lavorazione. Le Quilters quando viaggiano si informano sui negozi e le mostre che potrebbero visitare nei Paesi o città che visiteranno. Esistono anche realtà turistiche che organizzano appositamente gite, ritiri e crociere mirate all’apprendimento di queste tecniche.

Ogni 3 anni la rivista Quilters Newsletter, la società International Quilt Festival e la fiera del settore International Quilt Market commissionano una ricerca sul numero di quiltiste in America. L'ultima ricerca risale a maggio 2010 e riporta che il totale di quiltiste americane sono 16,38 milioni di cui 1 milione sono definite " dedicated quilters ", con una spesa media di US$ 2442. Sempre negli Usa, esiste una rete televisiva, Quilting News Network, che ha più di 30 milioni di utenti. Da qualche anno ci sono anche web tv come Quilters TV (completamente gratuito).

All'American Quilters Society sono registrate più di 1.000 guilds (gilde) mentre il Giappone registra 2 milioni di quilters ed è il Paese che negli ultimi anni ha maggiormente contribuito con nuove idee e ispirazioni allo sviluppo del mondo di patchwork e quilting, producendo tessuti pregevolissimi, potendo annoverare artisti che hanno saputo interpretare con le tecniche tessili la cultura millenaria e la spiritualità dell'Estremo Oriente.
Il patchwork e il quilting sono realtà forti e praticate anche in Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa, dove, come per l'America, c'è un maggior legame con il vecchio continente, perché storicamente la trasmissione delle tecniche è avvenuta ad opera delle donne europee immigrate nei secoli scorsi

L'European Quilt Association (www.e-q-a.eu ), invece, è composta dalle associazioni nazionali di 17 Paesi con un totale di più di 62.000 soci. Dati sorprendenti dall’Olanda che ha 13.000 soci su una popolazione di 6 milioni di abitanti; il Regno Unito conta, invece, 7.000 soci su 60 milioni di abitanti e la Germania ne registra 7.000 su 81 milioni. Quiltitalia, l’associazione nazionale delle quilters, ha più di 1.200 soci e sta crescendo in modo esponenziale rappresentando un punto di riferimento per le quiltiste italiane alla ricerca di esperienze, scambi e confronto con le quilters del mondo intero.
In Italia il fenomeno del Quilting & Patchwork è giovane ma certamente in crescita ed Italia Invita si pone l’obiettivo di divenire l’appuntamento italiano di riferimento del settore.


Per ulteriori informazioni:
Fiere di Parma SpA
Anna Feola
333 2135978 - e-mail: [email protected] - www.fiereparma.it


(notizia segnalata da Anna Feola)


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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