Quattordicenne suicida perchè gay, la migliore amica: "Alcuni bulli lo tormentavano"
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ROMA, 13 AGOSTO 2013 - La migliore amica di Roberto, il quattordicenne suicidatosi a Roma lo scorso venerdì, rivela la verità attraverso la chat di facebook, smascherando i bulli che davano da tempo il tormento al suo giovane amico scomparso.
La ragazza, compagna di classe di Roberto nel Liceo Scientifico Nomentano a cui si era iscritto da un anno, rivela che i persecutori del giovane non appartenevano al suo ambiente scolastico: «In classe non l'ho mai visto preso in giro da nessuno. Si era amalgamato perfettamente nel gruppo e tutti abbiamo imparato ad amarlo. Ogni tanto uscivamo insieme».[MORE]
L’amica di Roberto sembra essere sicura: le offese e le persecuzioni, alle quali il giovane non reagiva mai, avevano come teatro la fermata dell’autobus: «Dopo la scuola, Roberto andava spesso a casa della nonna, che abita a San Basilio. Prendeva l'autobus con noi e scendeva alla fermata poco prima della Torraccia. Secondo me, lì dei ragazzi lo prendevano di mira».
I bulli che incontrava tornando a casa da scuola sono stati quindi, secondo la migliore amica, la principale causa del dramma di Roberto, un ragazzo intelligente, bravo a scuola, amato dalla famiglia e dagli amici.
«Con noi è sempre stato molto sereno. Siamo tutti scioccati. Lo porteremo sempre nel cuore e nei nostri ricordi».
(fonte www.ilmessaggero.it)
(foto www.ilmessaggero.it)
Elisa Lepone