Pugliesi allo sfratto: l'affitto diventa insostenibile
Economia Lazio Roma

Pugliesi allo sfratto: l'affitto diventa insostenibile

venerdì 10 settembre, 2010

La crisi pedala quanto Pantani ai migliori tempi e a soffrirne sono soprattutto coloro che una propria casa non ce l’hanno. La Puglia vive un periodo di disagio abitativo da frenare il prima possibile e le regolamentazioni legislative a tal proposito stanno cercando di vincere l’emergenza, con un braccio di ferro tra Governo centrale e governo regionale. In Puglia, è l’Assessore all’assetto del territorio Angela Barbanente ad alzare la voce, denunciando come la maggioranza dell’esecutivo ha frettolosamente tagliato il fondo di sostegno all’affitto. [MORE] Ciò ha generato “la mancanza di tutele per gli inquilini, sempre più esposti alla crisi economica in atto, all’intimidazione dello sfratto per morosità incolpevole”. Un’alzata di scudi contro la rivoluzione federalista per le tasse comunali, partorita dalla mente di Giulio Tremonti, la quale prevede che i proventi sugli affitti dal gennaio 2011, non saranno più tassati con l’Irpef, ma pagando un’aliquota fissa del 25% con una “cedolare secca”. Per la Barbanente, questa cedolare secca è un “sublime esempio di ingiustizia” che aiuta il proprietario (agevolato già per il sol fatto di essere titolare di un immobile) e indebolisce il già povero conduttore (inquilino). Le fa eco Giulio Colecchia, Segretario Generale Cisl Puglia, che si aspetta un impegno forte da parte della Regione, per moltiplicare gli sforzi al fine di un incremento dell’offerta abitativa. Uno strumento sarebbe la riforma degli Istituti Autonomi delle Case popolari (Iacp), cui anche la Sicet (il Sindacato Inquilini Casa e Territorio) spera. Ravvedersi sul punto, in un dialogo Stato-Regioni (l’ultimo, si è avuto il 3 giugno scorso), è necessario prima che i tempi burocratici facciano diventare i tagli del governo, un pericolo per le famiglie in affitto. Sui tempi burocratici, il versamento d’imposta sugli affitti, è previsto con le stesse date della classica dichiarazione dei redditi ed è sarà dovuto un acconto dell’ 85% sul 2011 (quindi, in teoria, da versare entro fine 2010) e del 90% sul 2012.

 


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