Provincia Trento: firmato protocollo d'intesa per ammortizzatori sociali in deroga per il 2014
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TRENTO, 31 DICEMBRE 2013 - Come riportato dal sito provinciale di Trento, è stato firmato ieri, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi, il Protocollo d'intesa fra Provincia autonoma e parti economico-sociali per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga in Trentino per l’anno 2014.
L’accordo permette di prorogare al 2014 gli interventi attualmente vigenti nella provincia a favore dei lavoratori sospesi da imprese che non hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria ed a favore dei lavoratori disoccupati di età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, che hanno terminato il periodo coperto dall’indennità di disoccupazione o di Aspi. [MORE]
Ciò fino all’entrata in vigore del Decreto ministeriale che - a differenza di quanto avvenuto fino a quest'anno - dovrà disciplinare a livello statale i criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga, che dal 2014 sono a carico esclusivo dello Stato. Il Protocollo siglato oggi permette nel frattempo di continuare ad autorizzare gli ammortizzatori sociali in deroga con le stesse modalità e nelle medesime misure previste nei Protocolli del 2013. Le somme complessivamente assegnate ammontano ad euro 8.616.352, di cui, circa euro 5.000.000 potranno essere utilizzate nel 2014 per far fronte alle nuove richieste.
"In attesa del preannunciato decreto del Governo - sottolinea l'assessore Olivi - la Provincia, essendosi garantita una disponibilità per il 2014 di circa 5 milioni di euro, stimata come sufficiente per coprire il fabbisogno dei soggetti aventi diritto per l'intero anno, ha deciso di garantire continuità, tempestività e concretezza nell'erogazione degli ammortizzatori in deroga ai lavoratori, in particolare delle piccole e medie imprese. Grazie anche all'oculata gestione delle risorse a nostra disposizione, possiamo dire di avere garantito ai lavoratori del Trentino, anche per il 2014, una protezione maggiore che nel resto del Paese".
(Fonte Provincia Trento)