Provincia: il consigliere Baldelli su politiche per la casa

mercoledì 6 novembre, 2013

PERUGIA, 6 NOVEMBRE 2013 - Quest'oggi è stato divulgato il seguente comunicato. “Blocco degli sfratti , una nuova politica di incentivi e investimenti per l’edilizia residenziale pubblica, reintegro dei fondi per il sostegno agli affitti a vantaggio delle famiglie bisognose : questi gli obiettivi che, mi auguro, vengano raggiunti per intero alla Conferenza Stato – Regioni di Giovedì 31 ottobre 2013– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - In Italia cresce, con la drammatica crisi che attanaglia l’economia, e quindi il tessuto sociale, il numero degli sfratti per morosità incolpevole, ossia quelli determinati dall’impossibilità oggettiva per l’affittuario di far fronte al pagamento del canone d’affitto.

E’ un fenomeno inevitabile, con la poderosa crescita del numero dei disoccupati, dei precari, dei cassintegrati. Il disastro generato dal neoliberismo, dottrina economica perseguita per 20 anni da quasi tutti i Governi succedutisi ( con la sola parentesi del 2006 / 2008, quando il Ministri Ferrero stanziò diverse risorse per l’edilizia popolare e si incrementò il Fondo per il sostegno all’affitto) , è sotto gli occhi di tutti e si scarica, come sempre, su tutta la collettività . Occorre fermare questa emorragia (più di 1000 gli sfratti per morosità incolpevole verificatisi in Umbria quest’anno), con tutti gli strumenti possibili, in primis il blocco degli sfratti stessi e la predisposizione di misure come quelle adottate dalla Regione Umbria, con un Bando innovativo e di grande contenuto progressista, per il reperimento di vani sfitti (dopo che si è incrementato, per quanto possibile, il numero delle assegnazioni di appartamenti di edilizia popolare).

Occorre poi abolire l’IMU sulle case popolari, una gabella assurda che impedisce agli Enti titolari del patrimonio edilizio di eseguire anche ordinarie manutenzioni, proprio mentre cospicui settori benestanti della popolazione l’IMU non la pagheranno più per decisione del Governo. Un obbrobrio che grida vendetta e che va abolito senza se e senza ma”.

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