Provincia, Gerardo Stefanelli: "Sinergia con i Comuni per riduzione dei carichi inquinanti"
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LATINA, 20 APRILE 2013 - Prosegue l’impegno dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Latina, che punta all’eccellenza della qualità delle acque superficiali interne e costiere. Un grande lavoro in stretta collaborazione con i Comuni pontini, che dovranno fornire i dati per interventi di controllo finalizzati alla riduzione dei carichi inquinanti.
“Nel corso degli anni – dichiara l’Assessore provinciale all’Ambiente Gerardo Stefanelli – la Provincia ha registrato eventi, specialmente in concomitanza della stagione balneare, generati dalla degradazione delle acque superficiali interne e costiere determinata dalle emissioni di scarichi nelle stesse. Da indagini effettuate dall’Arpa Lazio si è potuto risalire alle cause di tali problematiche, che sono principalmente imputabili all’attività antropica svolta sia lungo la costa che nell’entroterra, piuttosto che da acuti eventi inquinanti.
Proprio per tali motivi sono stati creati dei Tavoli con l’Arpa, con i Servizi Sanitari e con i Comuni costieri della nostra provincia, dai quali è emersa la necessità di aggiornare i dati sulla pressione antropica riscontrata nei vari territori comunali al fine di pianificare una strategia di intervento.
Si pensa troppo spesso, erroneamente, che l’inquinamento giunga dal mare, quando al contrario i problemi delle acque sono imputabili alle pressioni antropiche. Abbiamo quindi elaborato un modello di azione per la tutela delle acque che, soltanto attraverso una stretta sinergia con i Comuni, centrerà l’obiettivo della prevenzione di questi fenomeni, che comportano il rilascio di nutrienti in mare favorendo le fioriture algali e la stagnazione”.
Nel dettaglio, ai Comuni della provincia di Latina è stato richiesto di fornire i seguenti dati se disponibili, in caso contrario di attivarsi per il loro reperimento:
- Censimento dei frantoi;
- Elenco dei frantoi che hanno effettuato comunicazione per lo spandimento delle acque di vegetazione;
- Identificazione catastale del sito oggetto di spandimento delle acque di vegetazione e attestazione del relativo titolo d’uso;
- Censimento delle zone non servite da pubblica fognatura, con comunicazione dei nominativi dei proprietari degli insediamenti residenziali e dei titolari degli insediamenti produttivi situati in tali aree;
- Elenco degli allevamenti che hanno presentato domanda per lo spandimento dei reflui zootecnici;
- Elenco dei terreni su cui viene effettuato lo spandimento dei reflui zootecnici, con indicazione degli estremi catastali e del titolo in base al quale se ne possiede la disponibilità;
- Elenco delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue rilasciate ai sensi della D.G.R. 219/11 per gli insediamenti civili.
Il riscontro di tali dati servirà ad individuare congiuntamente le specifiche problematiche per ogni Comune per il risanamento della qualità delle acque anche in considerazione delle scadenze temporali del raggiungimento dell’obiettivo di qualità ambientale dello stato di “buono” entro il 22 dicembre 2015, come previsto dall’art. 76 del D.Lgs. 152/06.
“In questi anni – aggiunge Gerardo Stefanelli – la Provincia ha fatto un lavoro straordinario sul sistema delle acque, che è passato attraverso la mappatura di tutto il reticolato idrico del territorio pontino. I risultati sono confluiti in due pubblicazioni: ‘Atlante delle sorgenti’ e ‘Stato di eutrofizzazione delle acque interne della provincia di Latina’, due lavori che hanno portato alla conoscenza dei carichi inquinanti. Ora bisogna passare a un’azione di contrasto, che richiede l’impegno di tutti i Comuni.
Purtroppo, ancora oggi mi trovo a chiedere agli enti locali di intensificare la loro attività dal punto di vista ambientale, perché solo attraverso un approccio convinto e un lavoro sinergico sarà possibile ottenere risultati concreti per risolvere tali problematiche.
Per quanto riguarda la tutela delle acque – conclude l’Assessore provinciale all’Ambiente Gerardo Stefanelli – ricordo che con il mio Assessorato abbiamo messo a disposizione tre battelli spazzamare, abbiamo sollecitato il Consorzio di Bonifica per la pulizia di argini e canali al fine di evitare che dai canali arrivino i rifiuti in mare. In sinergia con il Parco del Circeo stiamo lavorando sul sistema delle chiuse per il riciclo delle acque del Lago di Fogliano. Senza dimenticare il Progetto Samobis, che ci vede impegnati con l’Università La Sapienza di Roma e l’Arpa Lazio in uno studio innovativo teso a realizzare una rete di monitoraggio ecologico in grado di individuare in maniera puntuale agenti inquinanti e fattori scatenanti”. [MORE]