Provincia (CZ): Le poche risposte del Presidente Mormile sono stridenti e non veritiere rispetto a quanto deliberato.
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Anche su questa vicenda il Presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile, ai nostri semplici quanto chiari e dettagliati interrogativi, risponde con delle “supercazzole” dimostrando che al “folklore” preferisce il genere comico.
Arriva puntuale la replica dei consiglieri provinciali del Partito Democratico: Gregorio Gallello, Mario Deonofrio e Raffaele Mercurio.
Abbiamo chiesto una serie di chiarimenti sull’atto presidenziale “Modifica macrostruttura organizzativa dell’Ente”, atto che intende stravolgere l'assetto organizzativo dell’Ente con un notevole aumento dei costi, e il Presidente Mormile li definisce invece “foglia di fico” o “stucchevoli prese di posizioni”.
Le evidenti difficoltà finanziarie dell’Ente, che si ripercuotono poi anche nella tranquillità dei dipendenti, impongono comportamenti seri, responsabili e rigorosi nelle scelte senza avventurarsi in continui e improbabili provvedimenti amministrativi.
Caro Presidente Mormile, lei ha dichiarato (testualmente): “Al momento dell’insediamento ha trovato un Ente ripiegato su sé stesso, incapace di fornire risposte concrete alle richieste di cambiamento ed orientato ad agire sulla base della “consuetudine”, ultima tra le fonti del diritto”. Probabilmente non si rende conto che sta offendendo la professionalità di tutti i dipendenti della Provincia di Catanzaro che, al contrario di quanto Lei pensa, hanno consentito di garantire comunque tutti i servizi soprattutto negli ultimi anni dopo l’introduzione della scellerata riforma Del Rio e le scarse risorse finanziarie.
Il suo “inequivocabile risultato elettorale” non gli consente di poter produrre atti poco legittimi, definendoli (testualmente) “la logica ed oramai necessaria conseguenza del cambio di rotta voluto”.
La gestione della Provincia in questa fase storica e con i problemi attuali impone di confrontarsi nelle scelte radicali e chi ha preceduto lei questo percorso lo aveva avviato, insieme al nostro totale e costante coinvolgimento, condividendo ogni scelta con tutto il consiglio provinciale.
Ora comprendiamo che lei non ritenga utile la nostra collaborazione in forza del suo “inequivocabile risultato elettorale” ma quantomeno, in modo collegiale, potrebbe chiederlo alla sua maggioranza: questo potrebbe evitarle future brutte figure.
Noi da “corretti interlocutori politici”, in un momento drammatico dove era necessario consentire l’approvazione di un piano di riequilibrio di circa 46 milioni di euro di debiti, responsabilmente non ci siamo tirati indietro.
Piano di riequilibrio, “questo sconosciuto”: da tempo attendiamo sue notizie.
Ricordiamo che il piano di riequilibrio è stato approvato dal consiglio provinciale in data 22/02/2022 con delibera n. 18 (votato anche da Mormile, allora consigliere provinciale), approvato da COSFEL, mentre la Corte dei conti, prima di deliberare, ha chiesto delle integrazioni/modifiche.
Considerato che noi consiglieri di opposizione siamo all’oscuro (speriamo che almeno i colleghi di maggioranza siano stati informati), non vogliamo pensare che siano stati intrapresi “autonomamente” altri percorsi: a esempio, rimodulare il piano di riequilibrio senza informare - ovvero far deliberare - il consiglio provinciale.
Insomma, in una questione vitale per la Provincia, il Presidente Mormile, forte del suo “inequivocabile risultato elettorale”, pensa di decidere da solo sostituendosi anche al Consiglio provinciale.
Speriamo che con la dovuta urgenza vorrà degnarsi di fornire le necessarie informazioni.
Ritornando al “casus belli” e in particolare ai nostri legittimi interrogativi sull’atto presidenziale “Modifica macrostruttura organizzativa dell’Ente”, prendiamo atto che il Presidente Mormile non ha voluto (o potuto) rispondere. Per questo motivo presenteremo una interrogazione scritta nella speranza di avere le dovute risposte, perché quelle poche fornite tramite stampa sono stridenti nel merito di quanto disposto nell’atto deliberativo e in alcuni casi non veritiere.
A esempio, Lei asserisce che il pagamento del “galleggiamento” avviene da circa 20 anni. Ecco, questo non è veritiero: nei 4 anni della presidenza di centro-sinistra (2014-2018), le aree sono state soppresse, decisione questa che ha consentito un notevole risparmio di risorse.
Le aree, caro Presidente Mormile, sono state reintrodotte dalla presidenza di centro-destra nel 2018, che ha inoltre affidato l’incarico di Direttore Generale a personale esterno, mentre prima era assegnato ad interim al Segretario Generale. Incarico che nel 2022 è stato soppresso proprio per consentire risparmi alla spesa. E ora Lei vorrebbe addirittura reintrodurlo.
Poche risposte, e stridenti, rispetto a quanto deliberato perché “abbiamo letto bene” questi fantomatici “settori autonomi” saranno posti alle dipendenze del Segretario Generale, mentre dall’organigramma allegato alla delibera risultano poste alle dipendenze dirette del Presidente.
Nessun cenno alle assunzioni di dirigenti esterni ai sensi dell’art. 110 del d.lgs. 267/2000, alle autorizzazioni di COSFEL, alla reintroduzione della figura del Direttore Generale, ecc. ecc.
Aspetteremo quindi le modifiche preannunciate, nella speranza che Lei vorrà sopprimere le “aree” perché ora, svuotate dai “servizi”, non hanno più motivo di esistere.
Infine, accogliendo le parole a conclusione del suo comunicato “soltanto chi non lavora non commette errori e soltanto gli stolti non ammettono i propri errori e ciò che potrà essere migliorato sarà, sempre, oggetto di rivalutazione”, Le ribadiamo la nostra fattiva collaborazione a lavorare insieme per risanare l’Ente precisando che le nostre prese di posizione non nascono per “partito preso” ma nella convinzione di tutelare l’Ente Provincia. (Riceviamo e pubblichiamo testo integrale)
Gruppo consiliare Partito Democratico
Gregorio Gallello, Mario Deonofrio e Raffaele Mercurio.