Treviso, una tragedia che si poteva prevedere
Cronaca Veneto

Treviso, una tragedia che si poteva prevedere

martedì 28 giugno, 2011

Cison, 28 Giugno - Come sempre, ci si sveglia solo quando qualcuno ci rimette la vita. Sabato scorso è toccato purtroppo a Massimo Ailocci, di trentasette anni, deceduto in seguito all'impatto con il suo elicottero contro i fili della corrente elettrica, mentre stava somministrando i prodotti fitofarmaci (quei prodotti, ossia, che svolgono la funzione di debellare i parassiti dalle piante) ai vitigni del comune Trevigiano. E' necessario inoltre riflettere su una sequenza di eventi che ha dell'incredibile: la vittima stava sostituendo un suo collega precipitato un mese prima in circostanza analoghe, con la differenza che quest'ultimo ha avuto la "fortuna" di riportare solo qualche frattura. [MORE]

Non si è fatta attendere la reazione del sindaco del comune di Cison, Cristina Pin (Pdl), la quale ha fatto sapere che verranno prese misure drastiche nel caso non vengano immediatamente aggiornate e migliorate le norme sulla sicurezza. Non si è fatta attendere, tuttavia, nemmeno la reazione del Consorzio per la Tutela del Prosecco Doc, che afferma che dopotutto gli incidenti capitano ovunque e che la provincia non può fare a meno dell'apporto derivato dalla produzione del celebre vino. Ma forse il Consorzio non è conoscenza della normativa 2009/128/CE dell'Unione Europea che vieterà da novembre la somministrazione dei pesticidi con mezzi che ne favoriscano la diffusione in modo che possano danneggiare anche la salute umana, oltre a quella della fauna e della flora.

 

Paolo Rebellato


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