Professionisti: indeducibili i costi "antieconomici"
Economia Lazio Roma

Professionisti: indeducibili i costi "antieconomici"

mercoledì 12 dicembre, 2012

La Cassazione frena sulla deducibilità dei costi sostenuti dal professionista secondo il principio di cassa.
Con la sentenza n. 22579 dell'11 dicembre 2012 la Corte si pronuncia su un ricorso che vedeva contrapposto un professionista all’Amministrazione finanziaria.

La sentenza riporta all’attenzione della cronaca il criterio dell’”antieconomicità” delle spese sostenute e detratte secondo il criterio di cassa. Tralasciando il caso in se che ha determinato la sentenza, è interessante leggere con attenzione le motivazioni ed i principi adottati dalla Consulta nella stesura della sentenza.

In particolare il Collegio di legittimità non mette apertamente in discussione il principio per cui la regola generale di determinazione del reddito professionale, costituita dal principio di cassa, ma si pone su un principio diverso che è quello per cui, al di là del tenore delle norme che riconoscono al professionista la possibilità di imputare i costi secondo il criterio di cassa e quindi di dedurli, il fisco può sempre valutare, in presenza di operazioni stravaganti e antieconomiche, la «congruità» dei costi rispetto al volume d'affari prodotto dal contribuente.

In queste rilevanti e interessanti motivazioni l'attività dei professionisti viene paragonata a quella d'impresa, mutuando dalla giurisprudenza della Corte di giustizia alcuni concetti sulla concorrenza, che ha permesso al Collegio di legittimità di estendere ai professionisti alcuni paletti sulla deducibilità dei costi sanciti nel nostro ordinamento per le imprese. [MORE]

Diego De Gaetano
 


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