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MILANO, 26 SETTEMBRE 2011 - Il presidente del Consiglio non si è presentato in aula a Milano per prendere parte come imputato al processo per la compravendita dei diritti televisivi, più noto con il nome di processo Mediaset.
Niccolò Ghedini, legale del premier con il professore Pietro Longo, aveva dicharato nei giorni passati che Berlusconi si sarebbe presentato all'udienza ma, intorno alle 12:30 di questa mattina, è lo stesso legale a dare la smentita.[MORE]
In questo processo il premier è accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio. Quest'ultimo reato è però già andato in prescrizione in quanto, secondo l'accusa, è stato commesso fino al 9 aprile del 2001.
Secondo i pm milanesi, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, Mediaset comprava i diritti di film statunitensi tramite una serie di società offshore ( fra cui Century One, Universal One, Wiltshire Trading e la Harmony Gold) che a sua volta li cedevano ad altre società gemelle, aumentando il prezzo ad ogni passaggio. In questo modo, con la differenza creatasi fra il prezzo originario e quello definitivo, veniva data vita a fondi neri (per un totale di 280 milioni di euro), intascati poi da Berlusconi, con lo scopo di non pagare le tasse su questo denaro e di frodare i suoi azionisti.
Il processo, ripreso il 28 febbraio scorso dopo lo stop causato dal lodo Alfano, è comunque andato avanti. Oggi sono stati “tagliati” undici testimoni, in quanto risultati irreperibili, e altri tre sono stati dichiarati da sostituire.
Il processo è così stato rimandato al 5 ottobre prossimo, data in cui si terrà un interrogatorio per rogatoria con Montecarlo per sentire un testimone. Ma Ghedini ha già anticipato che lui e il suo collega, entrambi parlamentari Pdl, avranno problemi per quella data e che lo stesso Berlusconi potrebbe avere degli impedimenti.
Il presidente della prima sezione penale del tribunale di Milano, Edoardo D'Avossa, ha così commentato le dichiarazioni del legale del premier: “Questo è un processo a rischio prescrizione e la rogatoria non si può rinviare. Questo è un procedimento che ha la precedenza, non ci possiamo bloccare sulla rogatoria, abbiamo penato anni per averla”.
I tempi processuali sono infatti molto ristretti: per evitare la prescrizione il processo dovrà arrivare definitivamente in Cassazione entro la fine del 2012.
Marta Lamalfa