Primarie Pd, il dietrofront di Romano Prodi: «Domenica mi recherò a votare»
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BOLOGNA, 6 DICEMBRE 2013 - Quando nei primi di novembre Romano Prodi comunicò che avrebbe mancato l’appuntamento con le primarie e di sentirsi ormai distante dalla vita politica, per molti iscritti del Pd fu un brutto colpo.
L’esplicito rifiuto verso un momento cardine della vita militante del partito di via del Nazareno, da parte di chi dello stesso fu uno dei padri fondatori, non è cosa semplice da digerire. Ma d’altra parte come non comprendere l’amarezza del Professore, per l’exploit di quei “101 franchi tiratori” che lo hanno silurato nel giorno della sua più che probabile elezione a presidente della Repubblica.
Oggi, alla vigilia delle primarie di domenica che proclameranno il nuovo segretario dei "democratici", Romano Prodi ci ripensa e annuncia, non senza spiegazione, la sua presenza al voto: «Domenica voterò alle primarie – ha detto il Professore – lo farò perché il bipolarismo è a rischio. I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza».[MORE]
Dunque, a detta di Prodi non si tratta di un ripensamento legato all’emotività e al sentimento che lo legano al Pd, ma ad un’ampia rivalutazione politica per lui d’obbligo in questo preciso momento. «Le primarie del Pd – continua a spiegare – assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costa il bipolarismo». Un compito, questo, che l’ex premier affida a pieno titolo, ma non senza qualche rimostranza, allo stesso Pd: «Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno. Domenica di ritorno dall’estero, mi recherò quindi a votare. In questa così drammatica situazione – conclude – mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento».
Naturalmente da parte di Prodi non vi è alcun accenno su quale dei tre candidati, ovvero Cuperlo, Renzi e Civati, ricadrà la sua preferenza. Anche se è noto come i fedeli del Professore, in questa campagna elettorale, si siano divisi tra Matteo Renzi e Pippo Civati. Proprio da quest’ultimo è giunto il primo commento alle dichiarazioni di Prodi: «La notizia che Romano Prodi verrà a votare alle primarie del PD – afferma Civati – è la migliore di questa campagna elettorale. Non siamo interessati a conoscere il voto che esprimerà, ma la sua partecipazione è di certo un grande successo per il PD che vuole cambiare».
(Immagine da polisblog.it)
Giovanni Maria Elia