Prima Scala, "Don Giovanni" fa breccia nei cuori scaligeri: 12 minuti di applausi
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MILANO, 08 DICEMBRE 2011 - Con oltre 11 minuti di applausi per il Don Giovanni di Mozart, è calato il sipario sulla serata inaugurale della stagione d'opera della Scala. Una standing ovation dei presenti ha accolto l'orchestra, il suo direttore Daniel Barenboim, il quale ha incassato anche qualche fischio. Accolto con dei "bravo" anche il regista Carsen. Per quanto riguarda gli interpreti dell'Opera di Morart, grandi applausi e pioggia di fiori per Anna Netrebko (Donna Anna). Fiori anche per Leporello (Bryn Terfel) e per Don Giovanni (Peter Mattei). Applausi anche per Filianoti e al gruppo di famiglia-Scala, voluto da Barenboim (ma lo faceva anche Muti). [MORE]
Ma quest'anno, la prima della Scala ha fatto anche da sfondo alla scena politica. Così, mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, è stato ricevuto dagli applausi della folla, diversa è stata l'accoglienza per il Premier Monti, che è stato accolto da qualche protesta, nonchè da un uovo lanciato contro la sua macchina. Tra le varie forme di proteste, una limousine bianca, da cui sono scese alcune persone che hanno srotolato uno striscione con su scritto: "Cambia l'orchestra ma la musica e' la stessa. I nostri sacrifici mantengono i vostri lussi".
E a cercare di dare una parvenza di unità dell'Italia, per la prima volta contemporaneamente sul palco reale, il presidente della Repubblica e il Primo Ministro. Una presenza "simbolica" secondo il sovrintendente Stephane Lissner perche' "forse da questo luogo puo' ripartire l'Italia".
Ma alla prima erano presenti anche tre ministri del governo Monti: quello dello Sviluppo economico Corrado Passera, che fa parte del Cda del teatro, Anna Maria Cancellieri e Lorenzo Ornaghi, il ministro dei Beni culturali, figura che alla prima della Scala mancava da due anni.
Durante l'intervallo, Napolitano, Monti, Passera, Ornaghi, si sono recati a salutare gli artisti e i lavoratori in un breve incontro. "Opera magnifica come sempre". E' stato il commento a caldo di Napolitano. A fare da accompagnatore, Giuliano Pisapia, anche per lui la sua prima alla Scala come sindaco di Milano. A tal fine, il sindaco di Milano ha voluto dare un segnale diverso, più austero e vicino alla gente, decidendo di vendere i 110 biglietti a disposizione del Comune non a politici e vip, ma sono stati venduti per utilizzare il ricavato di 200mila euro, a favore delle popolazioni liguri alluvionate e a un progetto per la città.
Presente anche il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, che ha dichiarato, "La prima della Scala ha tanti significati e' la festa di Milano e la promozione di un bene culturale e anche economico". Nonostante ciò, a causa della crisi che ha portato al taglio di fondi agli enti locali e anche ai privati, anche per la Scala si prospettano momenti difficili.
Ed è anche di questo che Napolitano e Monti, incontratisi nel camerino del direttore musicale Daniel Barenboim con il sovrintendente del teatro Stephane Lissner ed anche con Passera e con Lorenzo Ornaghi, hanno parlato. A tal riguardo, Lissner, rassicurando i lavoratori del teatro nel retropalco, ha detto che stasera il Capo dello Stato, Monti e Ornaghi "hanno fatto capire che per loro la cultura e' necessaria e che per la cultura c'e' un futuro". Per Napolitano, ''La cultura serve sempre".
E noi, in generale, ci auguriamo che venga data davvero la giusta rilevanza al nostro patrimonio artistico-culturale, dato che,"Considerate la vostra semenza:Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
Per il «Don Giovanni» di Wolfgang Amadeus Mozart.( Dir. Daniel Barenboim. Regia di Robert Carsen. Scene di Michael Levine), le repliche al Teatro alla Scala proseguiranno : 10, 13, 16, 20, 23, 28 dicembre (ore 20); 4, 8 (ore 15), 12, 14 gennaio. Prezzi euro 12-187. Tel.02.72.00.37.44.
(Fonti: Ansa, Adnkronos, Corriere della Sera, La repubblica)
Rosy Merola