Prima immagine dell’asteroide che il 27 giugno saluterà la terra
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Prima immagine dell’asteroide che il 27 giugno saluterà la terra

martedì 28 maggio, 2024

Una primordiale danza cosmica intriga gli occhi dei curiosi terrestri, poiché l'astrofisica si prepara a un evento eccezionale: l'incontro ravvicinato con l'asteroide (415029) 2011 UL21, schedulato per il 27 giugno. Questo colosso spaziale, che sfiorerà la Terra a oltre 6,6 milioni di chilometri di distanza, è tra i 10 più grandi a transitare nelle immediate vicinanze del nostro pianeta dall'alba dell'era moderna.

L'immagine di questo imponente viaggiatore cosmico è stata catturata per la prima volta il 24 maggio scorso da un team di esperti composto da Gianluca Masi, Ernesto Guido e Marco Rocchetto. Utilizzando un telescopio robotico posizionato in Australia dalla compagnia Spaceflux, gli scienziati hanno immortalato l'asteroide in un raro momento di vicinanza al nostro pianeta.

"La definizione di 'asteroide potenzialmente pericoloso' è rigorosa e formale, riguardante corpi celesti con dimensioni superiori a circa 140 metri e con la capacità di avvicinarsi entro 7,5 milioni di chilometri dalla Terra", spiega Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. "Questa etichetta non implica necessariamente un pericolo diretto di collisione con la Terra, ma sottolinea piuttosto l'importanza di monitorare tali oggetti."

L'asteroide 2011 UL21 sarà osservabile principalmente dall'emisfero australe fino alla data del suo passaggio ravvicinato, ma a partire dalla sera del 27 giugno diventerà visibile anche dall'emisfero settentrionale. La sua massima luminosità sarà raggiunta nella notte tra il 28 e il 29 giugno, mentre per tutta la prima settimana di luglio sarà ancora osservabile anche attraverso strumenti amatoriali.

Per coloro che desiderano osservare questo spettacolo celeste dall'Italia, il Virtual Telescope Project offre un'opportunità unica. Il 30 giugno, a partire dalle ore 22:30, l'evento sarà trasmesso in diretta streaming dallo stesso Gianluca Masi, che guiderà l'osservazione remota utilizzando i telescopi del Virtual Telescope installati a Manciano (Grosseto), sotto uno dei cieli più bui dell'Italia continentale.


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