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ROMA, 15 GIUGNO- L’Istat conferma il rallentamento dell’inflazione a maggio: l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2 per cento su base mensile e registra un aumento dell’ 1,4 per cento rispetto a maggio 2016, confermando la stima preliminare sul tasso di inflazione, che frena di mezzo punto percentuale dopo aver raggiunto l’1,9 per cento ad aprile.[MORE] La frenata dell’inflazione, spiega l’istituto, è dovuta in particolare ai prezzi di talune tipologie di prodotto, la cui crescita si riduce di ampiezza pur rimanendo sostenuta: gli energetici non regolamentati (+6,8%, da +9,1% di aprile), i servizi relativi ai trasporti (+3,2% da +5,5%) e gli alimentari non lavorati (+3,8% da +4,7%). Il rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, invece, è la ragione prevalente del ridimensionamento dell'"inflazione di fondo", sia al netto degli energetici e degli alimentari freschi (+0,7% da +1,1% di aprile) sia al netto dei soli beni energetici (+1,0% da +1,3%). Quanto alla diminuzione su base mensile dell'indice generale, questa è dovuta "quasi esclusivamente ai ribassi dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-2,2%), che risentono dell'effetto di fattori stagionali di segno opposto a quelli che ne avevano determinato la forte crescita nel mese di aprile" con le vacanze di Pasqua e la festa della Liberazione. L'inflazione acquisita per il 2017 e' pari a +1,2% per l'indice generale e a +0,6% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,1% su base mensile e cresce dell'1,6% su base annua (la stima preliminare era +1,5%) da +2% di aprile.
Fonte immagine: toscananews24.it
Alessia Panariello