Presidenzialismo: una riforma necessaria
Cronaca

Presidenzialismo: una riforma necessaria

giovedì 6 giugno, 2013

ROMA, 6 GIUGNO 2013 - Si torna a parlare di presidenzialismo, e come sempre la politica italiana si divide tra favorevoli e contrari. Il fronte del "no" trova la sua linfa nel rischio che sia Silvio Berlusconi il primo a godere degli effetti di una Repubblica presidenziale. Taluni pongono in evidenza che l'Italia è un Paese con tradizioni storiche autoritarie (vedi fascismo), di conseguenza il presidenzialismo, cioè l'accentramento di poteri verso un solo individuo, potrebbe condurre verso una deriva autarchica.[MORE]

Personalmente, sono favorevole a una riforma in chiave presidenzialista e a una conseguente revisione costituzionale. La Costituzione italiana, entrata in vigore nel 1948 era appropriata all'epoca, tuttavia nel 2013 appare come una zavorra che impedisce ai governi in carica di prendere decisioni politiche repentine, a causa del lunghissimo iter parlamentare, che spesso rende impossibile l'approvazione di alcune leggi necessarie ma indigeste a taluni schieramenti politici.

Ritengo che le paure nei confronti del "cambiamento" siano infondate, e che sia necessario procedere con la riforma presidenzialista. I tempi del fascismo sono lontani: credo si tratti di un semplice spauracchio agitato ad arte da forze politiche che pensano di perdere potere decisionale, dopo un'eventuale riforma presidenziale.

Fabrizio Vinci


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