Presentazione del libro "l'incredibile Urka", Luciana Littizzetto si racconta
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TORINO, 11 DICEMBRE 2014 - Luciana Littizzetto è una delle principali figure della comicità italiana al femminile. Da anni spopola con le sue battute la domenica sera su “Che Tempo che fa” e non solo. Sembrano molto lontani i tempi in cui si esibiva davanti a poche persone in un locale del centro di Torino. Eppure la Littizzetto lo ricorda bene, tanto da aprire con questo aneddoto, incalzata dalle domande dello scrittore Luca Bianchini, la presentazione del suo quattordicesimo libro “l’incredibile Urka” al Circolo dei Lettori.
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Un mestiere quello della comica che negli anni è cambiato come lei stessa ammette: “Con l’avvento dei social network tutti possono dire tutto e di conseguenza tutti si offendono, nell’ultima puntata di Che tempo che fa ho menzionato la banda musicale di Bosconero per fare un gioco di parole paradossale con la Banda della Magliana, e ho scoperto che il direttore della banda musicale si è offeso a morte”.
Nel libro “l’incredibile Urka” come quasi tutti quelli della Littizzetto, vengono presi di mira gli uomini, tranne Obama e Jovanotti perché parlano bene delle loro donne, soprattutto quelli maturi: “Vedono una ventenne, trattengono il respiro e poi dicono ‘hai visto? Mi ha guardato’, ma ti ha guardato cosa? Ti ha schivato perché sei cieco e gli stavi andando addosso!”.
Ma è anche un libro che racconta di costume e delle cose che capitano nella vita quotidiana: “In Italia abbiamo talenti e cervelli che se ne vanno, paesaggi stupendi e facciamo la pizza da Dio. Già, peccato che mancano oltre un migliaio di pizzaioli e quelli che ci sono, sono tutti egiziani. Ma non è che a Il Cairo ti prepara il kebab uno di Pozzuoli”. O anche aspetti che fanno indignare: “In un capitolo mi arrabbio con la Torino-Milano. Ma è possibile che bisogna pagare per metterci 2 ore e mezza per fare una pista di bob?”.
Luciana Littizzetto però non si ferma qui, ha molti progetti futuri, immediati e non. Un anticipazione di quello di cui parlerà domenica a Che Tempo che fa? “Stanno pubblicizzando una barbie cessa, poi magari parlerò di Mara Venier proposta sindaco di Venezia, ma soprattutto dei divieti dell’Expo. Hanno scritto che è vietato portare una balestra o una catapulta…”. Ci sono poi progetti che potremo gustarci più in là, come Italia’s got Talent che andrà in onda su Sky la prossima primavera di cui la Littizzetto sarà giudice: “Giudicare è difficilissimo. Pensavo si presentassero un sacco di balenghi, ma in realtà c’è molta qualità”.
Poi c’è il tempo per un ultimo apprezzamento alla sua città Torino: “Più viaggio e più mi accorgo della bellezza di questo posto. Ci sono sempre un sacco di cose da fare, eventi culturali interessanti. E questo non avviene in tutte le città, vedete Avellino è un luogo in cui non c’è niente”.
Luciana Littizzetto è in un momento molto fervido della propria carriera, come lei stessa dice non è più una giovane promessa ne ancora un’anziana da venerare, ma è nel periodo in cui viene considerata ‘la solita str.. qualunque’. Il suo libro garantisce una dose molto alta di risate e simpatia travolgente, un ottimo regalo per Natale.
Jacopo Bergeretti