Presentazione convegno Lazzati "Educare alla vita del Vangelo" Soverato 5 maggio
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Soverato (Catanzaro) 27 aprile 2012 - E’ con lo scopo di “educare alla vita del Vangelo” che l’Azione Cattolica diocesana, presieduta da Francesco Chiellino, intende portare a conoscenza della comunità i modelli di santità laicale che hanno fatto grande questo Paese, la sua storia e la sua Chiesa.
Uno di questi è senz’altro Giuseppe Lazzati, in onore del quale si terrà il convegno del 5 maggio al teatro comunale di Soverato, alla presenza dell’arcivescovo Vincenzo Bertolone; di Piergiorgio Confalonieri, postulatore della sua causa di beatificazione; Luigi Pizzolato, docente all’Università di Milano, e di Gianni Borsa, giornalista dell’agenzia di stampa SIR, in qualità di moderatore.
Nella conferenza stampa di presentazione del convegno all’Istituto Scalfaro di Catanzaro, il presidente Chiellino, la segretaria regionale della Consulta delle Aggregazioni Laicali Clotilde Albonico, ed i membri della Commissione per la Formazione dell’Azione Cattolica, Luciana Cricelli e Maurizio Scarantino, moderati dalla giornalista Benedetta Garofalo, hanno chiarito le motivazioni, ciascuno per la sua parte, che hanno spinto l’Azione Cattolica – in partenariato con l’Arcidiocesi,
l’Amministrazione Provinciale ed il Comune di Soverato – a dedicare a Lazzati un momento di approfondimento sull’enorme eredità che Lazzati ha lasciato nel modo di intendere la politica ed il vivere cristiano. Lazzati, infatti, non è stato soltanto uno dei padri della Costituzione Italiana (assieme a Dossetti e La Pira), il “professore” di lettere ed il Rettore dell’Università Cattolica di Milano, ma è stato soprattutto un fervente laico che ha gettato “seme buono da raccogliere”. [MORE]
Il cardinale Martini soleva definirlo “un grande cristiano nella città” per il vigoroso senso della storia e del Mistero che ha contraddistinto il suo operato, giunto al culmine con la costruzione della “città dell’uomo”. Una città a cui ogni cristiano dovrebbe anelare - come ha puntualmente chiarito Clotilde Albonico - e che si avvale della fedeltà agli impegni quotidiani, delle competenze professionali per animare le realtà e della mediazione culturale capace di riavvicinare l’uomo a Dio.
Il suo essere “educatore” (tant’è che al convegno è prevista la partecipazione di numerose scuole di secondo grado del soveratese) è andato ben oltre il semplice insegnamento, e ai suoi ragazzi Lazzati ha dato un esempio straordinario nel momento in cui ha “innestato” all’interno della Carta Costituzionale i semi del pluralismo e della democrazia, ed ha affermato l’importanza della politica intesa come servizio. Il politico, a detta di Lazzati, è colui che si spende per gli altri, che non separa la dimensione pubblica da quella privata e che, soprattutto, non si serve delle istituzioni per fini personali. Una lezione sconcertante, quella di Lazzati, e di profonda attualità, anche se la politica dei giorni nostri sembra non conoscerla.