"Premio Solidarietà 2016" l'intervista a don Francesco Cristofaro
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SIMERI (CZ) - Al via la quarta edizione del Premio Solidarietà – Una notte per San Sebastiano nella comunità parrocchiale di Simeri (CZ) il prossimo 24 luglio nei ruderi della Chiesa Collegiata. Abbiamo intervistato l’ideatore e Direttore artistico dell'evento, Don Francesco Cristofaro. [MORE]
Don Francesco, siamo giunti alla quarta edizione di “Una Notte per San Sebastiano – Premio Solidarietà 2016” quest’anno con tema “La vita è bella. La vita è un dono”. Prima di ogni cosa, cos’è per lei la vita? E quando questa è davvero bella e degna di essere chiamata tale?
- Ti risponde uno che per tanti anni ha lottato con la sua vita che non amava a motivo della sua malformazione fisica. Non mi accettavo. Non mi piacevo. Mi sentivo diverso dagli altri. Pregavo per guarire. Solo l’incontro vero con il Cristo e con il Vangelo ha cambiato totalmente la mia vita quando ho conosciuto la realtà del Movimento Apostolico. Frequentando le catechesi e la parrocchia, ho compreso che la vita è bella così come essa è. Ho compreso che Gesù ci chiama così come siamo. Ho capito che tutti possiamo essere strumenti preziosi e validi per aiutare i fratelli. In questa nuova vita io oggi sono sacerdote di Gesù e per me la vita è un più grande dono che l’Altissimo ci possa donare e va amata, aiutata, protetta, sostenuta, curata e abbiamo il dovere, tutti, di combattere tutte quelle forme o quegli interventi che si pongono contro la vita, dall’aborto all’eutanasia, dalla violenza, all’omicidio etc.
Nello scorso anno abbiamo avuto la meravigliosa testimonianza di Claudia Koll, domenica invece, un importante contributo di fede verrà portato dall’attrice Beatrice Fazi. Cosa l’ha portato a compiere questa scelta? Perché Beatrice Fazi?
- Ho conosciuto Beatrice Fazi due anni fa. Ti racconto come andata. Su Radio Mater conduco una rubrica “Alla luce della fede”. Ero venuto a conoscenza della bellissima testimonianza di fede e di conversione dell’attrice che conoscevo televisivamente per la famosissima fiction Un Medico in famiglia dove lei interpretava la cameriera Melina, ma non sapevo come contattarla per intervistarla. Qualcuno forse ora riderà ma chiesi a Gesù nella preghiera: “mi trovi un modo per conoscerla?”. Bene, dopo pochissimi giorni, mi arriva su facebook una richiesta di amicizia da parte di Beatrice Fazi. Abbiamo fatto l’intervista in radio ma poi abbiamo continuato a sentirci solo telefonicamente. Domenica la incontrerò per la prima volta di persona e avremo la gioia di abbracciarci. Beatrice è una donna splendida, molto umile, vera. Per dirla con il linguaggio dei social: “mi piace”. Durante la serata ci racconterà la sua storia, ci presenterà il suo libro (che si potrà acquistare e far autografare) e riceverà il premio solidarietà.
La solidarietà verso il prossimo è l’ingranaggio che fa muovere l’intero evento, per questo quarto anno un particolare pensiero sarà rivolto all’Associazione A.I.R.C., pensiero che coincide con il 50esimo anniversario dalla fondazione. Cosa rappresenta AIRC per lei e per il nostro Paese?
- Quando si parla di A.I.R.C si parla di cancro, un male che ancora oggi fa molta paura, un male che interessa tutti direttamente o indirettamente. Ogni giorno ricevo decine di messaggi e di richieste di preghiera da persone, o familiari di persone che si ammalano di tumore. Durante la serata non raccoglieremo soldi ma lanceremo un messaggio forte di sensibilizzazione a favore della ricerca e della cura. Non bisogna trascurare o rimandare i normali controlli ma, soprattutto non bisogna gettarsi nello sconforto o nello scoraggiamento ma lottare, credere, sperare, vivere con più tenacia.
“Una voce per la vita” sarà invece il concorso canoro che troverà svolgimento all’interno della serata. Musica e solidarietà, ma anche musica e vita, come si legano tra loro?
- Il canto è gioia e gioire fa bene alla vita. Otto artisti catanzaresi presteranno la loro voce per cantare la vita. I primi tre classificati avranno la possibilità di partecipare al Premio “Mia Martini Festival” di Nino Romeo, presente in giuria e insignito di un riconoscimento alla sua carriera di regista. Ma non solo il concorso ma anche tante altre presenze che si tradurranno in testimonianze, musica e danza, tanti amici come il realizzatore del premio Michele Affidato, l’attore Walter Cordopatri, le conduttrici Simona Palaia, Rossella Galati, Rosaria Giovannone, Terry Surace, e ancora, Donatella Soluri, Enzo Principe, Le soprano Eleonora Giordano e Maria Grazia Cucinotta, Maria Scaramuzzino, Riccardo Di Nardo, Antonio Doria, Francesco Pollinzi e Tanya Borgese direttamente da The Voice 2016, Don Gaudioso Mercuri e la sua squadra di Calcio, la compagnia di Danza Luisa Squillacioti, Angela Palaia.
Come ogni anno, si prospetta un enorme risconto, senz’altro positivo, per l’evento; le conferme di presenza sono già alle stelle e chi collabora per la realizzazione, come anche chi vi partecipa è già in fibrillazione. A cosa crede sia dovuto questo grande successo?
- Tutto ciò che faccio lo pongo sotto la benedizione di Gesù, la protezione della Mamma celeste e l’intercessione di San Pio da Pietrelcina. Se loro benedicono il successo è assicurato. In questa edizione è coinvolta tutta la Calabria perché il cast si compone di quasi 100 personaggi e artisti provenienti da ogni parte. Il successo poi deriva da una buona squadra e da una buona coordinazione. In questo sono fortunato perché sono circondato da un ottimo staff e tra essi tanti giovani e questo vuol dire tanto.
Don Francesco: parroco, conduttore, ed ora, come abbiamo letto nella brochure d’invito, direttore artistico. L’idea ci porta a pensare ad un qualcosa di televisivo, teatrale; e invece? Qual è la differenza che passa da un evento musicale generico e quello che si svolgerà nella sua parrocchia?
- In tutto questo rimango ciò che il Signore mi ha voluto, pensato da sempre: sacerdote. Da sacerdote “uso” i miei doni, quelli che Gesù mi ha dato per evangelizzare, sensibilizzare. E sono infiniti i modi per farlo. Chi partecipa al premio non lo fa per il successo lo fa pensando di essere uno strumento, un puntino in quella meravigliosa scrittura che è la vita.
Conferma la sua presenza come conduttrice, la giornalista di Padre Pio Tv, Paola Russo. Il legame professionale che vi lega è davvero evidente e lascia trasparire una sinergia ed un’intesa molto salda. Cosa ci dice di lei?
- Ho voluto fortemente la presenza di Paola Russo anche quest’anno e spero possa accettare anche l’avventura della quinta edizione. E’ una grande professionista, delicata, attenta, scrupolosa. C’è un legame professionale e di amicizia. Da lei ho imparato moltissimo e con lei è iniziata la mia collaborazione su Padre Pio Tv. La sua conduzione è stata molto apprezzato lo scorso anno e ne sono convito lo sarà anche il prossimo 24 luglio.
Aspettative per questa nuova edizione?
- Aver dato il messaggio che mi sono prefissato per questa edizione: “La vita è bella. La vita è un dono”. Gesù mi ha insegnato ad amare la mia vita e ad essere strumento di bene per le vite altrui. Io esorto tutti ad amare la vita e ad essere a servizio della vita.
E per il prossimo anno? È già in programma la scaletta?
- Naturalmente work in progress
Filippo Coppoletta