Premier Berlusconi: messaggio chiaro, lo stato deve costare meno ai cittadini
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Premier Berlusconi: messaggio chiaro, lo stato deve costare meno ai cittadini

martedì 25 maggio, 2010

ROMA - La manovra lancia un messaggio chiaro il Il Premier Silvio Berlusconi lo stato deve costare meno ai cittadini, ha detto al termine del Consiglio dei ministri.

Il Cdm ha approvato la manovra. Cento pagine e 22 articoli, tutti i tagli e i provvedimenti: stop per 4 anni agli aumenti nella pubblica amministrazione e sforbiciata ai manager, giro di vite ai ministeri, Irap zero al Sud, abolite le province sotto i 220mila abitanti. Parti sociali divise. Napolitano: "Necessaria, sia equa e ponderata". La verità sul fisco: il Nord paga le tasse, il Mezzogiorno no[MORE]

Roma Un centinaio di pagine per un totale di 22 articoli. È la ’consistenzà della manovra economica che il consiglio dei Ministri ha varato. Prima della riunione di governo c'è stato un lungo incontro fra il premier Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Berlusconi: messaggio chiaro, lo Stato deve costare meno La manovra da un messaggio chiaro è cioè che lo Stato deve costare meno ai cittadini. Non sarà una manovra punitiva ed è un provvedimento che ci chiede l’Europa. Sarebbe stato questo il ragionamento che il premier Silvio Berlusconi avrebbe fatto in consiglio dei ministri, secondo quanto riferiscono fonti di governo.

Napolitano: "Necessaria, sia equa e ponderata" "Non ho letto il testo del decreto per cui non posso giudicarla. Tuttavia sono convinto che una manovra sia oggettivamente necessaria per la riduzione del rapporto deficit-pil del 3% entro il 2012". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella conferenza stampa in ambasciata dopo l’incontro con il presidente americano Barack Obama. "Più sarà equa socialmente - è l’auspicio di Napolitano - più sarà condivisa"

Tremonti: "Diversa dalle altre" "Questa manovra non è come le altre. Quindi è giusto che tutti gli enti di governo facciano la loro parte". Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, avverte Regioni, Province, Comuni e comunità montane che per uscire dalla difficile congiuntura economica c'è bisogno dell'aiuto e dei sacrifici di tutti. "L’Europa produce più debito che ricchezza - ha spiegato il titolare del dicastero di via XX settembre - mentre la manovra riduce il perimetro dell’area pubblica". "Se c’è da fare un sacrificio, lo facciamo", ha detto il leader della Lega Umberto Bossi.

La manovra di Tremonti La manovra è composta di due tranche: correzione strutturale di 12 miliardi di euro, per il primo anno, a cui si aggiungeranno altri 12 miliardi il secondo. Tra le misure da adottare il ministro dell'Economia ha deciso che gli stipendi dei dipendenti statali saranno congelati per tre anni. Tremonti ha ribadito che nella manovra verranno colpite le pensioni di invalidità che "sono cresciute da 6 a 16 miliardi" e ha sottolineato l’esigenza che queste tornino "ai criteri rigorosi del 1988". Il ministro ha sottolineato anche che il sistema pensionistico italiano, a regime, "è il più solido d’Europa". E, dopo aver premesso che il nostro Continente "produce più debito che ricchezza", avrebbe ribadito che ci sarà per tutti i dipendenti pubblici "un congelamento generale triennale".

La riduzione della spesa "Ridurre la spesa è il secondo comandamento", ha spiegato Tremonti, durante l’incontro a Palazzo Chigi, sottolineando che la manovra serve "a prescindere dalla ripresa economica perché ne va della stabilità finanziaria". Proprio per questo Tremonti ha fatto sapere agli enti locali che la "correzione va fatta a prescindere dalla ripresa economica perché ne va della stabilità finanziaria". E proprio per contenere la spesa Tremonti ha fatto sapere che ci sarà il congelamento dei contratti pubblici: il cedolino degli stipendi dei lavoratori del pubblico impiego resterà quello di prima, non un euro in più. Insomma, l’obiettivo fondamentale è ridurre il debito pubblico. "La riduzione della spesa pubblica è un percorso obbligato - ha spiegato il ministro dell'Economia -
(ilgiornale)

 


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