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NAPOLI, 17 OTTOBRE – Non piove, e quando piove non è abbastanza. Questa, in breve, è la situazione in cui attualmente versa il nord Italia, dove talvolta le precipitazioni sono state del tutto assenti, causando un’allerta per l’eccessivo inquinamento atmosferico nelle città e per la siccità nelle aree rurali.[MORE]
I dati, allarmanti, analizzati da Coldiretti riguardano la prima metà del mese di ottobre, e parlano di un calo complessivo delle precipitazioni del 79% su ttuto il territorio nazionale, ennesima stranezza di un clima sempre più imprevedibile che sta caratterizzando l’anno in corso.
Per avere un’idea della situazione, basti pensare che il Po è sotto di tre metri rispetto allo “zero idrometrico” (lo strumento che rileva il livello dell’acqua nei fiumi ndr), e di 70 cm risptto al livello fatto registrare in questo periodo del 2016.
Tra i prodotti che maggiormente risentono della carenza d’acqua, quelli tipici di stagione hanno accusato un sensibile calo delle raccolte: per funghi e tartufi, infatti, le quotazioni sono arrivate a toccare finanche quota 450 euro per ogni etto.
E non è tutto. Le anomalie climatiche creano un habitat ancora ideale per zanzare ed altri insetti, spesso dannosi per le piante, tra i quali si sta “distinguendo” la cimice marmorata asiatica, una specie originaria della Cina, che sta distruggendo raccolti nei frutteti, negli orti e finanche nelle grandi piantagioni di soia e mais italiane.
Quanto alla vita nelle città, in molti dei principali centri abitati del nord della Penisola si sono registrati livelli di polveri sottili oltre i limiti massimi, che hanno imposto l’adozione di misure limitative del traffico stradale. A questo punto, sottlinea Coldiretti "è vitale un intervento strutturale per favorire la diffusione del verde pubblico e privato", unico vero alleato nella lotta ad agenti inquinanti gassosi e polveri sottili, ed attualmente scarseggiante nelle città italiane.
Paolo Fernandes
Foto: ilvibonese.it