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GENOVA, 29 AGOSTO - In queste ore la Guardia di Finanza su decreto della procura di Genova sta sequestrando tutta la documentazione riguardante ponte Morandi. [MORE]
Gli uomini delle Fiamme gialle sono all’opera nelle sedi del Ministero delle Infrastrutture e nel suo ufficio ispettivo territoriale di Genova, nella sede del Provveditorato delle opere pubbliche di Liguria, Valle d'Aosta e Piemonte, e della Spea Engineering spa. Le città interessate sono Roma, Milano, Firenze e Genova.
Su twitter il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha scritto: “Sono ben felice che si faccia chiarezza su quanto successo in passato. Il Ministero delle infrastrutture e trasporti è a totale disposizione delle autorità che stanno indagando sul crollo del Ponte Morandi. Buon lavoro a Gdf e magistrati”.
Il provvedimento segue di una settimana un altro decreto di sequestro: le Fiamme Gialle in quel caso avevano requisito documenti, e-mail e altro materiale nelle sedi di Autostrade per l’Italia nelle sedi di Genova, Roma e Firenze.
Il procuratore Francesco Cozzi martedì scorso aveva parlato di “un consistente numero di reperti utili per accertare le cause del crollo del viadotto”, tuttavia e“l’analisi della documentazione che abbiamo acquisito ci ha portato a raccogliere elementi utili che risalgono fino dagli anni ’80”, quindi il lavoro sarà ancora lungo e “al momento non c’è alcun indagato”.
Intanto si cominciano a fare ipotesi sulle cause che possono aver portato al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto. Il primo scenario ipotizzato dai consulenti della procura di Genova è che la colpa possa essere imputata ad una bolla d'aria all'interno del tirante di calcestruzzo che avrebbe corroso e arrugginito i cavi di acciaio all'interno dello strallo. I tiranti di calcestruzzo, infatti, sono considerati i principali sospettati del crollo. Questo difetto nella fase di iniezione del cemento che ingloba i cavi di acciaio li avrebbe portati a deteriorarsi.
I consulenti della procura stanno consultando tutta la documentazione in loro possesso a partire dalla relazione dello stesso progettista Riccardo Morandi nel 1979 in cui si parlava di “fenomeni di aggressione del cemento di origine chimica” e di “perdita di resistenza superficiale del calcestruzzo”.
Fonte immagine: lettera43.it
Fabio Di Paolo