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BOLOGNA, 8 OTTOBRE - I numerosi tagli del governo hanno ridotto drasticamente i fondi della polizia e così gli agenti rischiano di restare a piedi: tra vetture che fanno il pieno col contagocce e i buoni per il carburante, da 20 euro, peraltro quasi introvabili, lavorare per garantire la sicurezza ai cittadini è diventata un’impresa titanica. [MORE]
Il Reparto Mobile di Bologna ha diffuso una circolare che la dice lunga sulla scarsa disponibilità di benzina in giacenza negli impianti di distribuzione della struttura che rifornisce tutti i mezzi utilizzati in città. La circolare recita così: “Nell’impossibilità di disporre di ulteriori fondi per l’acquisto di carburante, si comunica che la relativa erogazione presso gli impianti verrà effettuata solo ai veicoli in dotazione”. Dunque, nessun rifornimento alle autovetture della polizia di altre questure che passano per Bologna.
Riccardo Mattioli, segretario provinciale del Coisp, dice: “Abbiamo toccato il fondo, il nostro è un continuo arrangiarsi per riuscire ad assolvere ai più elementari servizi istituzionali”. Il segretario ha diffuso pochi giorni fa una nota drammatica che riguarda carenze di ogni genere: carburante, carta per fax, vestiario e fondi per la manutenzione delle strutture. “Il questore e i dirigenti ce la mettono tutta per far quadrare i conti ma dal Dipartimento ripetono che non ci sono soldi. Spesso i poliziotti sono costretti a sborsare soldi di tasca loro per la benzina”.
Il segretario nazionale del Sap Gianni Tonelli dice: “Il problema è soprattutto organizzativo e riguarda la suddivisione della fornitura del carburante”. Il sindacalista Francesco Pantano afferma: “Diciamo che al Reparto Mobile di benzina ce n’è ancora per un mesetto, poi si vede…”.
Nicola Celentano – Redazione Emilia Romagna