Poletti sul Jobs Act "Non si tocca. In questo modo i giovani avranno più opportunità"
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SALERNO, 29 DICEMBRE 2014 - Si dice Inflessibile il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in merito alla questione sul Jobs Act. Le modifiche apportate, secondo il Ministro non devono essere ulteriormente smosse " Io rispetto tutto le posizioni, ma una riforma va valutata nel suo equilibrio complessivo. E questa riforma è equilibrata". " I punti fondamentali sono definiti", sottolinea con fermezza Poletti. Così il Ministro ha escluso qualsiasi possibilità di una ulteriore rivalutazione delle modifiche alla Legge, respingendo le richieste sia Ndc sia del Pd: " Trattative proprio no. Le Commissioni esprimeranno un parere e il governo lo valuterà. Direi che la sostanza del decreto è quella e tale rimarrà, ciò non toglie che esamineremo con molta attenzione le osservazioni che dovessero pervenire e decideremo collegialmente".
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Sulla questione dell'applicazione della Legge sul pubblico impiego, Poletti dice chiaramente che "le nuove regole non si applicheranno agli statali. Quando abbiamo approvato la legge delega abbiamo sempre fatto esclusivo riferimento al lavoro nel settore privato". Cosa questa ribadita anche dal premier Matteo Renzi "Sarà il Parlamento a pronunciarsi su questo punto. Esiste giurisprudenza nell’uno e nell’altro senso. Ma non sarà il governo a decidere. A febbraio quando il provvedimento sul pubblico impiego firmato da Marianna Madia verrà discusso in Parlamento, saranno le Camere a scegliere. Non mancherà il dibattito, certo". Il Ministro Poletti, intervistato da La Repubblica, ha nuovamente ribadito la sua posizione ed ha poi illustrato chiaramente i vantaggi del Job Act sia per le imprese che per i lavoratori, dichiarando che "Le imprese hanno un quadro di maggiore certezza su ciò che avviene in caso di licenziamento. Per molti giovani c'è il vantaggio di avere un contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato, con il diritto alle ferie, alla malattia, alla maternità che altrimenti non avrebbero mai avuto con i contratti precari. Questo è il vantaggio per i giovani lavoratori. E poi la possibilità di entrare, nel caso perdessero il lavoro, in un circolo virtuoso per un successivo ricollocamento".
Immediate le critiche da parte dell'Opposizione. Il senatore di scelta civica Pietro Ichino ha voluto precisare che"Quando il governo ha deciso di non escludere dal campo di applicazione i nuovi assunti nella Pa erano presenti anche Poletti e Madia. Ecco come è andata nel Cdm del 24 dicembre". "Evidentemente i due ministri hanno cambiato idea. Ma dovranno convincerne il resto del governo e della maggioranza. Mi sembra molto improbabile". Mentre Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, con un tweet, ha cos' commentato la vicenda: "Il Jobs act vale per dipendenti pubblici, saranno licenziabili. Anzi no. Anzi forse. Anzi vedremo. Da licenziare in tronco è Renzi".
(foto:quotidiano.net)
Filomena I. Gaudioso