Poco personale nelle Stazioni di Carabinieri, NSC Sicilia chiede al governo nuove assunzioni, i dettagli
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Poco personale nelle Stazioni di Carabinieri, NSC Sicilia chiede al governo nuove assunzioni: “Mancano mille unità”. Disagi soprattutto a Palermo, Trapani e Caltanissetta
Un tavolo permanente dedicato ai Carabinieri che prestano servizio nelle Stazioni, ben quattrocentododici, dislocate in tutto il territorio regionale, comprese le isole minori.
La richiesta porta la firma del Nuovo Sindacato Carabinieri Sicilia, che sottolinea la necessità di affrontare e risolvere le criticità legate alla carenza di personale.
Un disagio che, secondo la sigla, tocca anche punte del trenta per cento in alcuni casi.
“L’istituzione di un tavolo permanente – spiegano Toni Megna e Igor Tullio, rispettivamente segretario generale e regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Sicilia – è necessaria perché, soltanto nell’isola, le carenze di organico si aggirano intorno alle mille unità: c’è bisogno di soluzioni veloci, ma siamo certi che il governo nazionale, attento al comparto sicurezza, stia già provvedendo ad adottare misure in tal senso e a predisporre un piano per assumere giovani Carabinieri”.
Tra le realtà che, con maggiore urgenza, necessitano di risposte, figurano Caltanissetta, Trapani e Palermo.
Le richieste del sindacato ruotano attorno alle Stazioni, fondamento del modello organizzativo dell’Arma.
La loro diffusione capillare, infatti, rende più efficace la “lettura” del territorio da parte dei militari: ne derivano iniziative e interventi che si traducono in punti di ascolto, accoglienza e legalità.
“Le Stazioni Carabinieri – osservano i segretari – garantiscono nei territori tutti i servizi di polizia e rappresentano non soltanto i presidi dello Stato in assoluto più diffusi ma anche vere e proprie fonti di conforto per la collettività: svolgono infatti un ruolo sociale insostituibile”.
In attesa delle assemblee con i militari dell’Arma che si terranno nei luoghi di lavoro – un punto su cui il Comandante Generale Teo Luzi si è già impegnato - il Nuovo Sindacato Carabinieri ha già avviato un confronto interno.
Oltre all’appello rivolto al governo, c’è anche un invito diretto alle nuove sigle sindacali, “affinché si uniscano per dare sostegno alla richiesta di assunzioni straordinarie, già espressa dallo stesso Comandante Generale”.
“È necessario l'avvio di un percorso senza contrapposizioni – sottolineano Toni Megna e Igor Tullio – tra le associazioni professionali a carattere sindacale e le istituzioni”.
“Un grazie al Comandante Generale Teo Luzi – proseguono – che ha manifestato disponibilità al dialogo con i rappresentanti sindacali, sostenendo, con circolari di prossima emanazione, proprio i Carabinieri delle Stazioni: un esempio per le altre Forze Armate”.
Oltre al Comandante Generale dell’Arma, il Nuovo Sindacato Carabinieri ringrazia il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Comandante Interregionale "Culqualber" e il Generale di Brigata Antonio Di Stasio, già capo ufficio relazioni con le associazioni professionali a carattere sindacale.
“Stanno dimostrando un'apertura ante litteram – osservano Toni Megna e Igor Tullio - che rappresenterà un’occasione di nuova coesione per un Corpo come l'Arma dei Carabinieri, contrassegnato dal forte senso di appartenenza”.