Pizzarotti indagato per la vendita di una società comunale
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PARMA, 20 OTTOBRE - Una nuova inchiesta per il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, indagato per la vendita della Stu Pasubio, società per la riqualificazione del comparto della zona di via Pasubio, ceduta nell'ottobre 2012 alla reggiana Remilia (gruppo Unieco). L'indagine riguarderebbe, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, la cessione della quota di maggioranza della società di trasformazione urbana che ha realizzato un importante intervento nel quartiere San Leonardo. Nella vicenda sarebbe coinvolto anche l'ex commissario Mario Ciclosi.
In un post pubblicato sulla sua pagina personale di Facebook, il primo cittadino di Parma ha scritto: "Sono tranquillo, sono sereno, soprattutto perché non mi occupo dei bandi di gara che escono, ci sono i tecnici per questo. So che anche questa volta il risultato è stato salvaguardare gli interessi dei parmigiani. Mi sono preso un impegno verso la città, assumendomi ogni onere. Continuerò a fare quello che ho sempre fatto, nel rispetto della legge e a tutela dei miei concittadini".
Pizzarotti, inoltre, ha specificato quanto segue: "Abbiamo liberato Parma da 40 milioni di euro di debiti, ma risulto indagato. Devo comunicarvi che sono venuto a conoscenza di una nuova indagine nei miei confronti, relativa a una questione di oltre quattro anni fa, quando diventato sindaco da pochissime settimane ho dovuto affrontare il difficile e grave problema del debito di Parma, che sappiamo tutti ha rischiato di mandare la città in default".[MORE]
"Pur non conoscendo per nulla i dettagli dell'indagine, che non mi sono stati comunicati in modo ufficiale ma che ho appreso dalla stampa - prosegue il sindaco - so che si tratta della vendita di Stu Pasubio. Sinceramente mi sorprendo dell'indagine, visto che la vendita di Stu Pasubio era una procedura già in atto e visto che la società in questione era una partecipata che aveva oltre quaranta milioni di debiti". Ma Pizzarotti ci tiene a sottolineare che "Chi l’ha comprata era l’unico soggetto che aveva interesse ad acquisire la partecipazione per completare l’operazione immobiliare. Quello che abbiamo fatto noi, continuando l'operazione del commissario Ciclosi, è stato di liberare i parmigiani da un debito di più di 40 milioni lasciato in eredità".
Pizzarotti, che ha lasciato il M5S ad inizio ottobre, era stato sospeso dal Movimento in quanto gli fu contestato di non aver avvisato in maniera tempestiva di essere indagato per abuso d'ufficio nell’inchiesta sulle nomine dei vertici del Teatro Regio di Parma. Inchiesta, che è stata archiviata a metà settembre: la Procura ha infatti riconosciuto che nella nomina dei vertici della Fondazione Teatro Regio non c’è stata alcuna "intenzionalità nell’attribuzione di un vantaggio".
Luigi Cacciatori
Immagine da firstonline.info