Pisapia, mancata unione della sinistra con Campo Progressista
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ROMA, 6 DICEMBRE - Nella sinistra non finisce il fermento nel momento in cui dovrebbero formarsi le prime alleanze. Giuliano Pisapia rinuncia al suo progetto di riunire la sinistra italiana sotto un grande progetto creato per “costruire un grande e diverso centrosinistra per il futuro del Paese in grado di battere destre e populismi”. L’intento dell’ex sindaco di Milano, insieme ad altri ex rappresentanti di Sel, era quello di superare le divergenze della sinistra e mediare con le posizioni del Partito Democratico. [MORE]
A minare questa collaborazione è stata la recente decisione in merito alla calendarizzazione del lavori del Senato, con lo slittamento delle discussioni sullo Ius Soli alla fine della lista, “rendendone la discussione e l’approvazione una remota probabilità”, ha affermato Pisapia, aggiungendo poi che questo ostacolo “ha evidenziato l’impossibilità di proseguire nel confronto con il Pd”.
L’ex sindaco di Milano ha aggiunto, “ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini che hanno creduto e si sono impegnati in questo progetto e che ora si muoveranno secondo le proprie sensibilità, la cui diversità è sempre stata, a mio modo di vedere, una delle ricchezze e risorse più importanti di questa esperienza. In Parlamento e nel Paese continuerà il nostro impegno per l’approvazione di norme di civiltà per il nostro Paese”.
A seguito del distacco dal Pd, il Campo Progressista ha annunciato di volere avviare un percorso di avvicinamento alla nascente lista “Liberi e Uguali” di Pietro Grasso, che recentemente ha annunciato la candidatura alla presidenza supportato da altre liste, fra le quali compaiono anche Articolo 1, Sinistra Italiana e Possibile.
Velia Alvich