Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
“La cancellazione del Consigliere Regionale supplente è la dimostrazione che le battaglie di sensibilizzazione della società civile, affinché la politica riacquisti dignità, servono tantissimo. Mi sono sgolato, nel corso della campagna elettorale, nel denunciare, assieme agli amici di Idv, ai Radicali ed al mondo dell’associazionismo, l’immoralità dell’inserimento del supplente nello Statuto della Calabria in contrasto con la volontà popolare e con ogni logica. Non posso che dare atto al Presidente Scopelliti di aver saputo ascoltare le denunce ed agire senza lasciarsi condizionare.[MORE] E’ stata risparmiata alla Calabria un’altra possibile figuraccia in Italia, perché se il supplente fosse diventato operativo, portando così ad oltre 60 i consiglieri regionali, quando 40 sarebbero più che sufficienti, avremmo scatenato sulla nostra terra l’ilarità generale. Adesso il presidente Scopelliti ha il compito di andare al sodo anche nello sfoltimento del sottobosco regionale, nell’eliminazione di enti inutili e mangiasoldi, che sottraggono risorse ad investimenti produttivi che potrebbero dare ai nostri giovani opportunità e lavoro. Insistere, inoltre, nella battaglia per la trasparenza con la pubblicazione delle delibere di giunta e degli atti amministrativi. Più sarà attento alle esagerazioni della politica, più Scopelliti entrerà in sintonia con i calabresi onesti e questo non potrà che essere un fatto positivo per una regione che, aldilà delle appartenenze, ha bisogno di ridurre il gap tra la politica diventata una “casta” e i semplici cittadini. Ricordo infine al Presidente Scopelliti che il funzionamento della Regione può senz’altro migliorare reinserendo nello Statuto la Consulta Statutaria, quella per l’Ambiente ed il Crel. Tutti istituti contro i quali la maggioranza del presidente Loiero si è scagliata, proprio perché rendevano più trasparente e accessibile il Palazzo e che potrebbero, se attentamente messi in funzione, migliorare la qualità delle leggi regionali, molte (troppe!) impugnate per vizi di legittimità costituzionale; consentire un dibattito costruttivo sull’emergenza ambientale, che per la Calabria è un autentico buco; consentire, infine, sui temi dello sviluppo e del lavoro (Crel) un confronto tra la politica e le rappresentanze sociali e delle autonomie locali.”
Ufficio stampa Pippo Callipo