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Rivceviamo e pubblichiamo
CATANZARO 12 APRILE 2014 - Il Gruppo Bene In Comune ha già espresso nell’aula consiliare di Catanzaro, in occasione delle recenti comunicazioni del sindaco Abramo, perplessità rispetto al metodo di formazione della nuova Giunta, nata in situazioni di emergenza per le note vicende su cui indaga la magistratura e che tanta incredulità e preoccupazione hanno suscitato nella pubblica opinione.
Al di là della valutazione sulle singole personalità chiamate a reggere le sorti del governo cittadino, che non può che essere positiva, Bene In Comune aveva rilevato come non conciliabile il lungo elenco di positività offerto dal sindaco Abramo con la decisione di azzeramento totale della Giunta che avrebbe portato al meritorio risultato. Sfuggiva, al momento, la ratio di quel provvedimento, ma se ne intuivano le conseguenze a cascata che, adesso, si sono palesate con l'evidenza delle incompatibilità a carico di quegli ex assessori che, pur meritando, si sono trovati all'improvviso senza ruolo pubblico a dispetto anche di quello guadagnato legittimamente in sede elettorale.
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È difficile che una operazione concepita in modo contraddittorio e con argomentazioni non lineari, possa trovare una sua logica e un suo assestamento nelle fasi successive. La soluzione trovata da Abramo per evitare il deflagrare del malcontento suscitato dal suo volere asfaltatorio, ben più diffuso di quanto sia emerso nelle dichiarazioni ufficiali, ha mostrato subito la corda, anche perché non si possono soddisfare le pretese di tanti in presenza di una coperta sempre più corta. Prova ne siano i mugugni di tanta parte degli esclusi, vecchi e, soprattutto, nuovi della compagine di maggioranza.
Offrire in cambio di un assessorato una presidenza in una delle Partecipate che occupano tanta parte delle sue stesse preoccupazioni, tradisce una concezione proprietaria e autoreferenziale del ruolo da parte del Primo cittadino. Istituzioni quali la Fondazione Politeama, Partecipate quali l'Azienda per la Mobilità Cittadina non possono rientrare nelle dinamiche di accomodamento tanto care a quella partitocrazia che il sindaco afferma di volere combattere, esaltandone invece prassi consolidate e vecchi vizi.
Tra l'altro, è ora di ricordare che i rappresentanti del Comune di Catanzaro negli enti partecipati, come Politeama, Sacal e Comalca, non si sono mai degnati, pur richiesti, di riferire alle Commissioni competenti, probabilmente ritenendo, a torto, che basti e avanzi il rapporto personale fiduciario con il Sindaco. Non è così, naturalmente, e sarebbe il caso che i delegati lo rammentassero, anche perché riferire alle Commissioni e al Consiglio fa parte dei loro doveri.
Bene In Comune continuerà a esercitare vigilanza attenta e costruttiva sull'operato del Sindaco, della Giunta, e dei rappresentanti della Città nelle Partecipate, nell'esclusivo interesse dei cittadini, che al riguardo chiedono trasparenza e meritano chiarezza.
Pino Celi
Consigliere Comunale Catanzaro
Gruppo Bene In Comune