Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CASTROVILLARI, 20 OTOBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo)
La Sibaritide ed il Pollino è diventato oramai un territorio agricolo sul quale gli effetti della poco lungimirante politica agricola regionale, stanno avendo effetti devastanti sia in termini di sviluppo economica che occupazionale. Ciò è dovuto, a l’immobilismo dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria che non è stato capace negli ultimi dieci anni di fornire un adeguato sostegno alle idee e progetti imprenditoriali del settore agro-alimentare. Lo sostiene il consigliere Pignataro Peppino con delega all’agricoltura al comune di Castrovillari, sottolinea altresì l’importanza del settore agricolo, strategico a livello sociale ed economico e capace di garantire migliaia di posti di lavoro.
La politica di sviluppo rurale messa in atto dall’Assessorato all’Agricoltura, che doveva trovare nell’efficace ed efficiente spesa dei cospicui fondi del PSR una leva straordinaria per lo sviluppo e l’ammodernamento del comparto, è miseramente fallita: i bandi per la concessione dei cofinanziamenti pubblici a valere sui fondi comunitari si succedono da almeno 6 anni, ma tra lungaggini burocratiche, annullamenti e ripensamenti vari siamo arrivati alla fine del PSR 2007-2013 con una spesa irrisoria delle misure Le responsabilità sono di certo in capo all’Assessorato, che ha dimostrato fino ad ora tutta la sua incapacità nello svolgere il ruolo istituzionale al servizio del mondo agricolo.
Inoltre il comparto agro-alimentare del territorio risente negativamente delle difficoltà di funzionamento del Consorzio di Bonifica integrale dei bacini settentrionali del cosentino, che com’è noto garantisce servizi irrigui e di bonifica ad un vasto comprensorio del Pollino e della Sibaritide. Questo Ente versa in una situazione di lento ed inesorabile agonia gestionale e finanziaria tanto è che le maestranze non ricevono lo stipendio da 5 mesi. Una difficoltà che nonostante il grande senso di responsabilità degli stessi lavoratori potrebbe ripercuotersi a breve nell’erogazione dei servizi fondamentali per l’utenza agricola. Inoltre ritengo che l’Amministrazione del Consorzio di Bonifica dei bacini settentrionali del cosentino unitamente al suo Direttore Unico non debbano cercare alibi a giustificazione della precaria situazione finanziaria, dell’Ente, addebitandola ai crediti vantati e non riscossi dalla Regione ma dovrebbero come segno di rispetto, verso l’esasperazione dei lavoratori che com’è noto non percepiscono pensioni o stipendi da manager ma avanzano, ricordiamolo, ben cinque mensilità, uscire dignitosamente dalla scena , rassegnando le dimissioni, per porre fine all’agonia di un Consorzio che tanto ha dato e tanto può dare all’utenza agricola.
Come consigliere del Consorzio dei bacini settentrionali del cosentino chiedo all’Assessore Trematerra una maggiore attenzione e sensibilità verso questo Ente e per le maestranze, così da poter assicurare i servizi necessari al comparto agricolo. [MORE]
(Notizia segnalata da Peppino PIgnataro)