Piazza San Carlo, il sindaco Appendino tra gli indagati. Atto dovuto in seguito alle denunce
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TORINO, 29 GIUGNO – C’è anche Chiara Appendino tra gli indagati per i fatti accaduti in Piazza San Carlo, a Torino, nel corso della proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Nella serata del 3 giugno, infatti, un finto allarme bomba lanciato nel pieno della partita ha scatenato il panico tra gli spettatori. La fuga disordinata di miglaia di persone ha portato molti dei presenti a calpestarsi reciprocamente. Nella drammatica confusione generatasi, oltre 1500 sono rimasti feriti, mentre una donna, Erika Pioletti, ha tragicamente perso la vita.[MORE]
La sindaca del Movimento Cinque Stelle non è tuttavia stata iscritta nel registro degli indagati in seguito ad un’iniziativa della Procura. Come ha spiegato infatti il capo degli inquirenti Armando Spataro, l’iscrizione è un atto dovuto, conseguenza delle denunce che nelle ultime settimane sono state sporte presso il Palazzo di Giustizia.
Alcune di queste, infatti, menzionavano espressamente Appendino o comunque facevano riferimento al “sindaco pro tempore”. Tra i querelanti non figura invece alcun familiare della vittima. La sorella, Cristina Pioletti, ha infatti dichiarato che “Erika è morta, e nessuno ce la restituirà”.
Spataro ha inoltre sottolineato come non siano previsti "interrogatori di persone che rivestono pubblici uffici o altri atti che richiedano la presenza dei loro eventuali", sgomberando così il campo da possibili equivoci su una presunta audizione del sindaco.
Ad essere ascoltati dai PM, infatti, saranno per il momento solo Maurizio Montagnese, presidente della Turismo Torino, la partecipata del comune che organizzò l’evento in piazza (già sentito lunedì ndr) ed il dirigente dell’agenzia Danilo Bessone.
Paolo Fernandes
Foto: ilpost.it