Peter Gabriel al Mediolanum Forum di Assago, come ti cucino il rock
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ASSAGO, 8 OTTOBRE 2013 - Rock e poesia per Peter Gabriel ad Assago, che ieri sera ha visto il Mediolanum Forum gremito di fan per la sua unica tappa italiana. L'artista inglese ha accolto il suo pubblico parlando, a sorpresa, in italiano: «Il concerto sarà diviso in tre parti, come una cena», annuncia. E, mentre l'uditorio lo guarda trattenendo il respiro per non perdere una sola parola, Gabriel descrive le tre "portate": un primo piatto fatto di atmosfere acustiche, un secondo più elettrico, fino all'ultimo, atteso dessert musicale, interamente tratto dall'album "So". [MORE]
«Se avrete la pazienza di sopportare il salato, arriveremo fino al dolce», scherza l'artista. E, sul palco, gli chef sono d'eccezione: Gabriel sfodera al completo proprio la formazione che lo accompagnava venticinque anni fa ai tempi di "So". Così, uno dopo l'altro, i grandi successi dell'ex Genesis accendono parterre e tribune. Si parte con le note intense di "Talk to me", per proseguire col ritmo inconfondibile di "Shock the monkey", fino a sfiorare il clima mistico con "Solsbury Hill" e col nuovo brano "Why don't you show yourself?", composta per la colonna sonora del film "Words with Gods".
Chi poi ha colto, pur costellato di batterie più che attuali, un certo sapore "prog", non può stupirsi: è coi suoi Genesis che il rock progressivo ha visto la luce, inevitable portarne il segno. E mentre Gabriel si muove e balla come un ragazzino sui pezzi più ritmati, il pubblico si lascia rapire ancora di più dalla magia della musica grazie ad uno spettacolo di luci a dir poco sofisticato. Con l'artista e la sua band resi surreali da una pioggia di luce rossa si arriva a "Red rain", per poi raggiungere il cuore del concerto con una "Sledgehammer" più energica che mai: i fan tengono il tempo e cantano, rifuggiandosi poi nella calda "Don't give up".
A fine concerto, Gabriel vuole ricordare tutti coloro che nei luoghi più difficili del pianeta rischiano la vita per difendere i diritti umani. Lo fa con "Biko", commuovendo e infiammando la platea allo stesso tempo. Così, anche se è dura, i fan comprendono che "Biko" segna anche il momento dell'arrivederci. «Grazie Peter», sembra che dicano. «E se il concerto era una cena, davvero hai saputo prenderci per la gola».
(Foto da: www.onstageweb.com)
Sara Chessa