Pescara, l'aeroporto internazionale perde i voli postali e rischia sei ore di chiusura
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PESCARA, 23 AGOSTO 2013 – Quello che fino a pochi giorni fa era solo una paura, ora invece è realtà, ‹‹entro il 31 agosto o, al più tardi, entro il 15 settembre - l’aeroporto internazionale di Pescara – perderà il volo postale notturno›› conferma Armando Foschi, capogruppo del Pdl.
Una scelta mirata quella delle Poste Italiane, fatta in coincidenza con la chiusura del Centro di Meccanizzazione di via Volta e che apporta nuove problematiche agli scali abruzzesi, non solo a livello occupazionale – come conferma ancora Foschi – ma anche a livello di centralità dell’aeroporto, con conseguente riduzione di attività: infatti l’operatività degli addetti si ridurrebbe dalle 24h alle 18h, lasciando così un buco di 6 ore in cui l’aeroporto potrebbe rimanere chiuso.
Lo scalo di Pescara, inserito tra i 31 di “interesse nazionale” da parte del Governo, è stato abbandonato a favore dell’aeroporto di Ancona, secondo quando riportato dall’operatore Mistral Air delle Poste Italiane; Foschi non demorde e si dice pronto a lottare denunciando la situazione ‹‹al sindaco, Albore Mascia, e allo stesso presidente della Regione, Gianni Chiodi, chiedendo il loro intervento al governo›› affinché Pescara non subisca un'altra onta dopo i tagli dell’alta velocità.
‹‹In sostanza, allo stato attuale, a tenere in piedi lo scalo abruzzese è la sola Ryanair›› questo è il duro commento di Franco Rolandi, segretario della Filt Cgil Abruzzo, che alla luce dei fatti vede una notevole perdita per l’aeroporto di Pescara non solo nei voli postali, ma anche nella scomparsa dei voli per Torino, per Toronto e, la recente situazione egiziana, ha portato alla soppressione anche di quelli per Sharm El Sheik, il cui primo volo previsto per il 31 luglio e non si è mai effettuato.
Rolandi lancia, quindi, un appello alla Regione affinché si rendano conto della grave situazione dell’aeroporto, già portata avanti da Laureti, presidente della società Saga, che ‹‹da mesi fa la spola tra i palazzi della Regione nel vano tentativo di recuperare quel 50% di risorse del cd. Piano Marketing promessi dalla Regione, ma in realtà mai liquidati››. Tali risorse potrebbero garantire la solidità dello scalo e, in questa situazione drammatica, anche uno spiraglio di possibilità per la sua ripresa.
Erica Benedettelli
[immagine da wikipedia.org][MORE]