Cronaca

Pesca: operazione "Undersize 2", sequestri e denunce in Calabria

REGGIO CALABRIA, 22 MARZO - Si e' appena conclusa l'operazione "Undersize 2", che ha nuovamente visto coinvolti tutti gli uffici periferici della Direzione Marittima di Reggio Calabria e della Basilicata Tirrenica. Complessivamente sull'intero territorio di competenza il bilancio e' di 44 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 155.000 euro, con il sequestro di circa 2950 kg di prodotti ittici ; 4 denunce penali, per tentativo di frode in commercio con relativo sequestro di circa 500 kg di vario prodotto ittico, cattivo stato di conservazione del prodotto ittico ad un venditore abusivo e resistenza a pubblico ufficiale; 9 sequestri di attrezzi da pesca utilizzati in violazione alle norme di sicurezza della navigazione.

L'attivita' di polizia marittima eseguita sul territorio di competenza ha inoltre riportato le seguenti attivita' di rilievo: sequestro amministrativo di circa 340 kg di novellame di sarda, operato dai militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro con una sanzione amministrativa di 25.000 euro; sequestro amministrativo di circa 1330 kg di novellame di sarda, operato dai militari della Capitaneria di porto di Gioia Tauro congiuntamente con il personale della Polizia Stradale, con due sanzioni amministrative per complessivi 50.000 euro; comunicazione di notizia di reato alla magistratura per tentativo di frode in commercio con il sequestro penale di circa 500 kg di prodotto ittico operato dai militari della Capitaneria di porto Reggio Calabria nei confronti di un noto ristorante del luogo.

La Guardia Costiera - in una nota - invita la collettivita' "a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrita' alimentare in materia di etichettatura e tracciabilita', evitando di acquistare quelli venduti illecitamente, da parte di ambulanti non autorizzati. Pescare e acquistare prodotto ittico di taglia inferiore a quella consentita- si sottolinea inoltre - provoca un danno all'ecosistema marino".