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PERUGIA, 14 GIUGNO 2014 - Le due grandi torri di raffreddamento fumeggianti di bianco vapore acqueo della Centrale Termoelettrica Enel in Pietrafitta di Piegaro (Pg) hanno salutato l’arrivo, lo scorso 13 giugno, del cardinale Gualtiero Bassetti in Visita alle comunità parrocchiali della Quinta Zona pastorale “Valle del Nestore” dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Ad accogliere il cardinale, accompagnato dai parroci della 24a Unità pastorale, mons. Orlando Sbicca, don Fabrizio Fucelli e don Bruno Raugia, è stato il direttore dell’impianto Romolo Bravetti, umbro come la gran parte dei circa settanta dipendenti in servizio presso l’impianto. La centrale è alimentata a metano, per una potenza totale di 370 MW.
La visita del cardinale è stata accolta come un buon auspicio: «Eminenza, le diamo il nostro bentornato tra noi – ha esordito il direttore della centrale Enel –. Non possiamo nascondere la nostra soddisfazione, perché proprio in questo momento, mentre lei è qui a farci visita, siamo in produzione dopo un periodo di inattività, causata dalla minore richiesta di energia a seguito della crisi economica».
Al cardinale Bassetti è venuta spontanea la domanda: «ma quando la Centrale non produce gli impiegati cosa fanno?».
«La centrale è chiamata in servizio per un numero di ore minore rispetto al periodo delle sue precedenti visite – ha spiegato Bravetti –, ma in un impianto come questo c’è sempre da fare, perché ci sono attività che non possono essere sospese come la gestione ambientale, l’approvvigionamento, la sicurezza e il controllo degli impianti. La centrale deve essere sempre pronta ad entrare in funzione. Inoltre, quando la produzione di energia è ferma vengono comunque svolte attività di manutenzione programmata degli impianti».
Oltre agli effetti della crisi, un fattore che ha ridotto il ruolo della produzione di energia da fonte termoelettrica è la notevole crescita delle fonti rinnovabili. Anche in questo scenario, tuttavia, la centrale ha confermato il suo importante ruolo in termini occupazionali, anche grazie alla politica di «ricambio generazionale» adottata da Enel, perché, come hanno sottolineato alcuni dipendenti, «c’è sempre bisogno di risorse umane fresche e ben formate professionalmente».
Il diacono Carlo Cerati, membro della Rsu della Centrale Enel in Pietrafitta, ha formulato al porporato la richiesta «di un richiamo fortissimo verso coloro che sono chiamati a servire il Paese e non a servirsene. La gente – ha detto il diacono Cerati – si sente abbandonata, tradita dalle Istituzioni quando perde il lavoro».[MORE]
Il cardinale Bassetti ha ascoltato le varie istanze e ha raccontato la sua esperienza ventennale di vescovo, che l’ha portato spesso a conoscere e ad interessarsi di non poche realtà produttive in difficoltà ma anche in buona salute. Ha parlato di «politiche miopi» che arrestano e non favoriscono la crescita economica e sociale indispensabile per poter uscire presto dalla crisi. «Oggi chi contrasta la crisi è la famiglia – ha affermato il cardinale –, al cui interno svolgono un ruolo quasi di “ammortizzatori sociali” i nonni con i loro risparmi e nel prendersi cura dei nipoti in tante situazioni. Invece di attuare politiche volte a sostenere concretamente le famiglie fondate sul matrimonio tra un uomo e una donna, soprattutto quelle numerose, c’è il rischio che siano varati provvedimenti che possono metterle in difficoltà in questo momento di crisi non solo economica ma soprattutto valoriale». Poi, il cardinale, come aveva già detto nel visitare la “Vetreria Piegarese” situata a pochi chilometri dalla Centrale Enel, ha richiamato tutti ad una maggiore solidarietà e condivisione nel dire: «siamo sopravvissuti all’ultima guerra mondiale e alle sue devastanti conseguenze sociali, perché quel poco che si aveva si condivideva. La crisi odierna è provocata anche dalla corruzione dilagante ed occorre reagire con sani principi umani ed etici». Ma «questo – ha proseguito il cardinale – non è il momento di farci prendere dal pessimismo: occorre essere previdenti per noi e per gli altri, favorendo un clima di speranza anche attraverso la “fantasia della carità” come ci invita a fare papa Francesco e prima di lui Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. La Chiesa, in nome del Vangelo, deve farsi coscienza critica della società ed è giunto il momento di essere tutti dei buon samaritani capaci di caricarci sulle spalle i pesi dei nostri simili».
Prima di giungere alla Centrale Enel, il cardinale Bassetti ha fatto visita ad una delle realtà produttive in salute della Valle del Nestore: la “Vetreria Piegarese”. Ad accogliere il porporato è stato il presidente della cooperativa proprietaria della vetreria, il dott. Bruno Gallo, che ha presentato questa realtà produttiva in cui trovano lavoro complessivamente circa 300 persone, incluse quelle del suo indotto. Il rilancio della “Vetreria Piegarese” avvenne più di mezzo secolo fa, ad opera dell’allora sindaco di Piegaro Leonida Pedetti, valorizzando al massimo, attraverso la forma cooperativistica, la forza-lavoro locale. Oggi ciò che colpisce di questa realtà produttiva, è la sua volontà di investire sulle future generazioni, nella formazione dei giovani non solo a livello professionale ma di «responsabilità nella vita». E’ un’azienda all’avanguardia acquisendo tutte quelle tecnologie nella lavorazione del vetro che le permettono di restare sul mercato, quindi di continuare a dare lavoro. Un aspetto, questo, non affatto secondario in un momento di crisi in cui è elevata la disoccupazione. A caratterizzare questa fabbrica è il suo grande forno a bacino, della capacità di cinquecento quintali, dal quale vengono estratti giornalmente circa quattrocento quintali di vetro verde e bianco, sotto forma di contenitori per vini, acque minerali e bevande varie. Considerando inoltre il facile riciclaggio del materiale vetro, le prospettive della “Vetreria Piegarese”, per l’immediato futuro, dovrebbero essere più che buone. Il cardinale Bassetti ha molto apprezzato ed incoraggiato l’opera svolta da quest’azienda anche a livello sociale per l’intero territorio, esortando la dirigenza e tutti i soci lavoratori a favorire il più possibile la solidarietà e la condivisione nel loro luogo di lavoro. Nel contempo, non ha potuto non soffermarsi anche in questa realtà sul ruolo importante che ricopre la famiglia nel contrastare la crisi in atto.
(notizia segnalata da Riccardo Liguori – U.S.DI Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve)
(Foto: centrale termoelettrica in Pietrafitta con le due grandi torri di raffreddamento in funzione)