Perugia capitale dell'eroina, inchiesta choc della trasmissione "Gli intoccabili" su La7
Cronaca Umbria

Perugia capitale dell'eroina, inchiesta choc della trasmissione "Gli intoccabili" su La7

giovedì 9 febbraio, 2012

PERUGIA, 9 FEBBRAIO 2012 – Che la situazione fosse drammatica lo si poteva immaginare ma l’immagine di una Perugia capitale dello spaccio e del consumo di eroina che emerge da un’inchiesta fatta da due giornalisti di La7 e mandata in onda ieri sera durante la trasmissione televisiva “ Gli intoccabili “ è davvero scioccante. I due giornalisti Luca Lancise e Fabrizio Lazzaretti per lungo tempo si sono occupati del fenomeno “ eroina “ presentando come risultato un lavoro d’inchiesta che, purtroppo, evidenzierebbe i forti legami che esistono tra coloro che hanno in mano l’attività di spaccio e la rete sociale della città stessa. Del resto i numeri del “ fenomeno eroina “ a Perugia parlano chiaro. Nella città umbra la percentuale di morti per overdose è di cinque volte superiore a quella europea, le vittime nel 2011 sono state 28. Presente negli studi di La7 da dove va in onda proprio la trasmissione “ Gli intoccabili “ condotta da Gianluigi Nuzzi il sindaco di Perugia Vladimiro Boccali che ha cercato di difendere la reputazione di una città e il lavoro di una amministrazione comunale che impiega molte risorse ( anche proprie non solo quelle che arrivano dal Governo ) nella lotta allo spaccio di stupefacenti conscio che, purtroppo, l’equazione Perugia = eroina sembra essersi fatta strada nella coscienza collettiva.[MORE] Troppi sono gli indizi forniti dai due giornalisti per avvalorare la tesi di una “ collusione “ tra la fitta rete di spaccio che pervade la città e il tessuto sociale della stessa rappresentato da figure insospettabili come avvocati, imprenditori, commercianti.


Seimila euro. Questa la cifra con cui sarebbe possibile per gli immigrati provenienti dall’Africa, via Tunisia, comperare un contratto di lavoro con la complicità di imprese pronte ad assumere in maniera fittizia il lavoratore straniero. Posto di lavoro che permetterebbe poi all’immigrato di ottenere un permesso di soggiorno prima e poter affittare un appartamento poi ed infine di intraprendere l’attività di spaccio di stupefacenti. Questo il perverso meccanismo svelato dall’inchiesta che mette in evidenza come in ogni suo passaggio sembrino essere coinvolti “ onesti cittadini “ più o meno consapevoli. Complici in questa fitta rete di meccanismi illegali sarebbero anche gli avvocati assunti per difendere il cittadino straniero qualora avesse problemi con la legge causa spaccio magari perché arrestato in flagranza di reato. In caso di arresto esisterebbe una lunga e consolidata strategia legale messa a punto fin nei minimi dettagli che garantirebbe una sorta di impunità all’arrestato. Questa l’accusa lanciata dal procuratore antimafia Antonio Ingroia presente anche lui in studio a commentare l’inchiesta choc sull’eroina a Perugia. Il reportage mandato in onda sembra lasciare poco spazio ai dubbi e alle accuse di complicità lanciate nemmeno troppo velatamente alla città. Un altro è il dato di fatto che emerge e desta ulteriori preoccupazioni. Il “ ritorno all’uso “ dell’eroina tra i giovani e non solo. Forte della conquista di nuove fette di mercato lo spaccio di questo stupefacente “ killer “ ha sancito la nascita di una nuova figura cioè quella dell’assaggiatore. Ogni spacciatore avrebbe alle sue dipendenze uno o più addetti che ricoprono questo ruolo e dalle cui valutazioni dipenderebbe l’acquisto o meno, da parte dello stesso, della partita di eroina da spacciare. Di fatto è che il traffico di questo stupefacente rappresenta in Europa un giro di affari vicino ai 20 miliardi di dollari e che la produzione di oppio ( da cui appunto l’eroina si ricava) in paesi come l’Afghanistan è raddoppiata rispetto agli anni scorsi per far fronte alla domanda crescente. La Turchia è indicata come il ponte di contatto tra paesi produttori come il già citato Afghanistan e l’Europa a cui arrivano circa 90 tonnellate di eroina all’anno di cui solo 24 vengono intercettate dalla polizia. Perugia rappresenta tristemente il crocevia di spaccio tra nord e sud. La città per bocca dei suoi rappresentanti ( Sindaco in testa ma anche tramite Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia ) si difende. La realtà messa in evidenza ieri sera dalla trasmissione “ Gli intoccabili “ sembra davvero sconcertante ma la cosa davvero intollerabile e che colpisce maggiormente il telespettatore è la presunta silenziosa collusione di tanti cittadini.
Daniela Dragoni
 


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