Per i 25 anni di attività i pupari Vaccaro-Mauceri con “Cavalleria rusticana” al Teatro Comunale di Siracusa. L’ingresso è gratuito
Cultura e Spettacolo Sicilia Siracusa

Per i 25 anni di attività i pupari Vaccaro-Mauceri con “Cavalleria rusticana” al Teatro Comunale di Siracusa. L’ingresso è gratuito

lunedì 2 dicembre, 2024

Andrà in scena domani, martedì 3 dicembre alle 21, al Teatro comunale di Siracusa, “Cavalleria rusticana” della Compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri, che celebra e festeggia così, con una messinscena fastosa e faraonica, i suoi 25 anni di attività.

Lo spettacolo, a ingresso gratuito, rappresenta il sogno del compianto puparo Alfredo Vaccaro, deceduto nel 1995, e ripreso adesso dall’omonimo nipote del Maestro, Alfredo Mauceri, direttore artistico della compagnia e regista di “Cavalleria rusticana”: «Sono felice – dichiara - di poter presentare questo spettacolo, ultimo sogno di mio nonno, che non riuscì a metterlo in scena e che adesso, per i 25 anni di attività, “dono” a Siracusa in segno di riconoscenza per l’affetto e l’interesse con cui ci segue da anni. Ma quella di domani rappresenta anche la straordinaria occasione per far conoscere, ai più giovani soprattutto, una forma d’arte, quella dei pupi, che rappresenta le nostre radici e la nostra storia».

L’idea iniziale, quindi, risale al 1983, quando Alfredo Vaccaro pensò a una messinscena di “Cavalleria Rusticana”, in seguito all’acquisto di un disco in vinile su cui era registrata l’opera omonima musicata da Mascagni.

L’impostazione scenografica prese spunto dalle immagini riprodotte sulla copertina del disco e da alcune stampe che lo stesso Vaccaro aveva ritagliato da libri e riviste.

L’idea originale era quella di utilizzare alcuni brani estratti dall’opera lirica, inserendoli all’interno dello spettacolo, le cui vicende si sarebbero arricchite di una colonna sonora di tutto rispetto.

Il fratello Rosario Vaccaro realizzò nel suo laboratorio di Vicolo dell’Ulivo i pupi per lo spettacolo: i personaggi principali e le altre comparse.

Ogni costume seguiva un’impostazione generale ben definita, ma la tavolozza dei colori spaziava dal rosso fuoco per Lola al blu, colore che infonde rassicurazione e tranquillità, di ‘Gna Nunzia.

Alfredo Vaccaro voleva mettere in scena uno spettacolo di grande impatto scenografico, tant’è vero che i pupi avrebbero occupato ogni spazio utile dell’area scenica visibile dallo spettatore.

Gli sforzi economici e fisici per mettere in atto il progetto furono tanti ma lo spettacolo, pronto per essere messo in scena, non fu mai rappresentato.

Alfredo Vaccaro aveva sottovalutato l’onere economico che i due fratelli avrebbero dovuto corrispondere alla Siae per l’utilizzo dell’opera di Mascagni e così, a malincuore, decisero di abbandonare il progetto, ripreso poi da Alfredo Mauceri.

La compagnia, attualmente, è impegnata anche con una versione di attori e pupi dello “Schiaccianoci” in scena al teatro Alfeo di Ortigia.


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