Pene più severe contro pedofilia e pedopornografia, ma la Lega chiede la castrazione chimica
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BRUXELLES, 27 OTTOBRE 2011 - Grazie alle nuove regole approvate oggi dal Parlamento Europeo si avranno pene più severe contro la pedofilia e la pedopornografia. La direttiva approvata quasi all'unanimità (con 541 voti a favore, 2 contrari e 31 astensioni) stabilisce sanzioni penali minime per circa 20 tipologie di crimini.[MORE]
La direttiva, già concordata con gli eurodeputati e i ministri degli affari interni, introduce disposizioni valide in tutta Europa, per rafforzare la prevenzione, i procedimenti a carico dei trasgressori e la protezione delle vittime a cui i 27 Stati membri dovranno adeguare la loro legislazione nazionale entro due anni.
La direttiva è stata preparata dall’italiana Roberta Angelilli, eurodeputata Pdl e vicepresidente del Parlamento europeo, che ha spiegato: “permetterà di combattere gli abusi sui minori, lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia. Rappresenta uno strumento legislativo innovatore e un passo avanti per la protezione dei nostri bambini. Il testo servirà ad assicurare la tolleranza zero per tutti i crimini contro i bambini”.
L'Unione europea si dota così di un pacchetto di norme chiare ed efficaci volte al contrasto di tutti i reati commessi nei confronti dei minori, è prevista, ad esempio, una pena di almeno dieci anni di carcere per chi costringe un bambino a compiere atti sessuali o a prostituirsi, rischieranno non meno di tre anni di prigione i produttori di pornografia ed almeno un anno per chi utilizzerà il materiale pornografico sul web. Gli Stati membri avranno inoltre l’obbligo di eliminare le pagine web che contengono materiale pedopornografico ospitate sul proprio territorio, ma dovranno anche, qualora questi siti siano ospitati su server al di fuori dell'UE, cooperare con gli altri stati per ottenerne la rimozione. Oltre all’inasprimento delle pene, sono introdotte nuove categorie di reati, l'adescamento online diventerà un crimine, così come il turismo sessuale.
Le associazioni a tutela dei bambini hanno accolto positivamente le nuove disposizioni, mentre Claudio Morganti, eurodeputato della Lega Nord, ha proposto di rendere obbligatoria la castrazione chimica. ''In Italia - ha rilevato Morganti - non si discute di castrazione chimica, ma in alcuni paesi europei, dove è già in vigore, ha dato risultati soddisfacenti''.
Sara Marci