Pedopornografia: Pm, video con torture su bimbi di 6 mesi
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MILANO, 16 DIC - Anche video con "torture" su bimbi di appena 6 mesi. E' questo il materiale dell'orrore, definito "tossico" dagli inquirenti, trovato nelle chat dei presunti pedofili individuati nel maxiblitz anti pedopornografia coordinato dalla Procura di Milano. Una delle persone arrestate in flagranza, tra ieri e oggi, quasi 20 in totale, deteneva 30.800 file con immagini raccapriccianti.
L'arrestato è un impiegato 60enne. Nell'inchiesta della polizia postale, coordinata dagli aggiunti Fusco e Mannella e dai pm Tarzia e Barilli, sono state eseguite una sessantina perquisizioni. Centinaia di migliaia i file scambiati nelle chat.
Il sospetto di investigatori e inquirenti è che gran parte dei filmati e delle immagini scambiate nelle chat di Telegram e WhatsApp dai vari gruppi di pedofili sia stata prodotta in Paesi africani, asiatici come le Filippine, o in Sud America. Con le perquisizioni, i sequestri e gli arresti in flagranza eseguiti tra ieri e oggi in tutta Italia (quattro nel capoluogo lombardo) sono state trovate anche nuove chat e nuove immagini dell'orrore e, dunque, le indagini si moltiplicheranno nel tempo coinvolgendo anche altri soggetti.
Al centro dell'inchiesta le accuse di associazione per delinquere, detenzione, diffusione e cessione di materiale pedopornografico. Una ventina di arresti sono stati eseguiti anche all'estero tra Sud America, Asia ed Europa (anche in Spagna c'è stato un blitz). Nei gruppi di scambio dei video c'erano professori universitari, ragazzi, operai, impiegati, persone di tutte le estrazioni sociali.