Pediatri, carenza cronica al Nord: mancano oltre 500 medici


Carenza di pediatri in Italia: oltre 500 medici mancanti, emergenza al Nord. In Calabria previste 102 uscite entro il 2028
Allarme Gimbe: superato il massimale di 1.000 assistiti in Piemonte, Veneto e Bolzano. Ma anche al Sud si prevedono criticità con l’uscita di centinaia di professionisti nei prossimi anni.
In Italia mancano almeno 502 pediatri di famiglia, con una concentrazione drammatica di carenze in Lombardia, Piemonte e Veneto, che da sole rappresentano oltre il 75% del totale nazionale. È quanto emerge da un’analisi della Fondazione Gimbe, che denuncia un sistema al limite del collasso.
Entro il 2028, più di 2.500 pediatri andranno in pensione, aggravando un quadro già critico. In diverse aree del Paese, il numero di bambini assistiti da ciascun medico ha superato il massimale di 1.000, con gravi difficoltà per le famiglie che non riescono a trovare un pediatra disponibile.
“Le segnalazioni di difficoltà arrivano da tutte le Regioni” – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – “evidenziando una burocrazia complessa, risposte insufficienti da parte delle Asl e un sovraccarico che riduce la qualità dell’assistenza”.
Calabria, carenza contenuta ma rischio in vista
Anche in Calabria si registrano segnali d’allarme. Secondo l’ultima analisi Gimbe, al 1° gennaio 2024 mancano 10 pediatri di libera scelta, sulla base del nuovo rapporto ottimale di 1 ogni 850 assistiti, introdotto dall’ultimo Accordo collettivo nazionale.
Nonostante la carenza sia contenuta, il futuro preoccupa: entro il 2028, 102 pediatri calabresi raggiungeranno l’età pensionabile di 70 anni. Attualmente, il numero medio di assistiti per pediatra è 892, inferiore alla media nazionale (900) e sotto il massimale di 1.000. Ma il dato anagrafico della categoria lascia intravedere scenari complessi, anche per il Sud.
Il 78,9% degli assistiti in Calabria ha più di 5 anni, confermando una popolazione pediatrica in progressivo invecchiamento, con conseguenze sull’organizzazione dei servizi.
Un sistema fragile e squilibrato
A livello nazionale, la media di 900 bambini per pediatra è ormai vicina al limite. Le situazioni più critiche si registrano in:
- Provincia autonoma di Bolzano: 1.139 assistiti
- Piemonte: 1.119
- Veneto: 1.008
Secondo Cartabellotta, l’estensione delle deroghe al massimale è spesso l’unica via, ma così si alimenta un circolo vizioso: sovraccarico di lavoro, impossibilità per le famiglie di scegliere liberamente il medico, e riduzione della qualità dell’assistenza pediatrica.
Anche se 9 Regioni non registrano carenze formali (tra cui Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia), i numeri regionali non mostrano le difficoltà locali, spesso acute in zone rurali, montane o periferiche.
Urgente un piano nazionale
“Serve un intervento nazionale per garantire continuità e qualità dell’assistenza pediatrica” – conclude Cartabellotta – “investendo in formazione, redistribuzione dei medici e valorizzazione del pediatra di famiglia come pilastro del SSN”.
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