Pd, verso il Congresso: approvate le regole. Primarie l'8 dicembre
Politica Lazio

Pd, verso il Congresso: approvate le regole. Primarie l'8 dicembre

venerdì 27 settembre, 2013

ROMA, 27 SETTEMBRE 2013 - La direzione del Pd ha approvato, quest’oggi, le regole per il congresso. Nel testo, che ha ottenuto l’unanimità, a parte una sola astensione addebitata al momento a Graziano Milia, presidente della provincia di Cagliari, viene confermata per l’8 dicembre l’importante data per lo svolgimento delle primarie.[MORE]

«Abbiamo perso troppo tempo dietro alle regole - ha affermato nella sua relazione iniziale il segretario Guglielmo Epifani - ma le regole sono la sostanza della democrazia. Sono felice che il congresso si possa svolgere entro l'anno, anche se avrebbe aiutato un minor carico di sospetti».

Il regolamento fissa come termine ultimo per depositare alla commissiona nazionale le candidature alla segreteria, con annesse liste programmatiche, le ore 20 dell’11 ottobre. Le candidature, inoltre, devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'assemblea nazionale uscente oppure da un numero di iscritti compreso tra i 1.500 e 2.000 distribuiti in non meno di cinque regioni, ed appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo.

Sempre nel regolamento viene stabilito che dal 14 ottobre al 6 novembre si terranno i congressi di circolo e provinciali, durante i quali potranno votare soltanto gli iscritti al partito. Successivamente tra il 17 ed il 24 novembre i circoli voteranno per il segretario. Sempre il 24 novembre si svolgerà la convenzione nazionale con i candidati alla segreteria che avranno la possibilità di esporre i loro programmi.

Possono prendere parte alle primarie, attraverso il proprio voto. coloro i quali, oltre ad essere iscritti al Pd, dichiarano, si legge nel documento approvato, «di riconoscersi nella proposta politica del partito, sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell'albo pubblico delle elettrici e degli elettori».

In tempi di crisi l’approvazione del regolamento non poteva di certo prescindere da una clausola sul tetto massimo da poter spendere per la campagna elettorale. Ciascun candidato alla segreteria nazionale, infatti, non potrà superare la somma di 200 mila euro, per chi invece si presenterà alla segreteria provinciale il limite sarà si 8 mila euro. Inoltre, sempre nell’ottica di un contenimento delle spese, viene vietata la pubblicazione a pagamento di messaggi pubblicitari o propaganda personale su radio, tv e giornali.

Da registrare come alla fine della votazione, alla quale erano presenti tutti i big del partito, Renzi incluso, il segretario Guglielmo Epifani ha precisato che la direzione, considerata la delicata situazione politica, è convocata «permanentemente per valutare quello che succederà nei prossimi giorni. Abbiamo bisogno – ha aggiunto il segretario – di parlare con i nostri elettori che sono disorientati. Stiamo uniti in questo momento difficile».

(Immagine europaquotidiano.it)

Giovanni Maria Elia

 


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