Pd, Renzi: il Nazareno "io l'ho rispettato, Berlusconi no", con Bersani "non c'è feeling".
Politica Basilicata

Pd, Renzi: il Nazareno "io l'ho rispettato, Berlusconi no", con Bersani "non c'è feeling".

giovedì 5 marzo, 2015

ROMA, 5 MARZO 2015- Il giornale L'Espresso ha pubblicato un'intervista dove il premier Matteo Renzi, espone le proprie considerazioni su svariati temi, dalla crescita del Paese al Patto del Nazareno, dai rapporti con Bersani alla minoranza Dem del Pd.[MORE]

BERLUSCONI E IL PATTO DEL NAZARENO

"Io ho mantenuto il patto, Berlusconi no" ha dichiarato il premier Renzi "penso perchè costretto da Brunetta e da qualche stratega illuminato di Palazzo Grazioli" ribadendo "il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha remato contro le riforme e il patto del Nazareno, Brunetta ha lavorato per far fuori le colombe". In merito al leader di Forza Italia, Renzi ha evidenziato il ruolo di primo piano ancora rivestito dall'ex Cavaliere asserendo "Berlusconi è il leader del principale partito dell'opposizione, dato che Grillo si tiene fuori da tutto, si marginalizza da solo" ma ha sottolineato lo sconcerto generato dall'atteggiamento tenuto da Berlusconi nei confronti della candidatura di Mattarella al Quirinale.

BERSANI E BOLDRINI

Il premier ha identificato la minoranza dem come la porzione del partito aprioristicamente oppositiva e asserito di non comprendere l'atteggiamento di Bersani sulle riforme "la sua battaglia su i dettagli della legge elettorale è incomprensibile. So che nel Pd c'è una parte che dice di no a tutto per principio. Faccio le riunioni? Troppo poco. Non le faccio? Vuol dire che decido da solo. Mi sembra il modello Cara ti amo di Elio e le Storie Tese".  Su Laura Boldrini ha affermato "non mi spiego certe posizioni che ha preso negli ultimi giorni, uscendo anche dal suo perimetro di intervento istituzionale con valutazioni di merito se fare o no un decreto, che non spettano al presidente di un ramo del Parlamento".

RIFORME

Sul tema Scuola, il presidente ribadisce l'impegno, preso con il presidente Mattarella e le opposizioni, di emanare pochi decreti. Rammenta le stime Ue sulla crescita, sostenendo che le previsioni di Confindustria sono ulteriormente ottimistiche, prevedenti un +0,5% per il Pil del 2015, percentuali che potrebbero determinare un "tesoretto". Altro argomento scottante è la situazione dei Precari, non appronta risposte certe o rimedi, il premier, puntando invece il dito contro chi lo accusa, allo stesso tempo, di dittatura e assenza di "decisione" e avanzando la necessità di un accordo "ci sono sei mesi prima di assumere i precari, vediamo se la legge va avanti o se ci sarà il requisito di urgenza per le riforme". Sul caso Mediaset e l'acquisto delle frequenze di Rai Way dichiara "Mediaset faccia ciò che serve per la sua azienda rispettando le regole" evidenziando che il governo non cambierà gli attuali parametri "il 51% di Rai Way deve restare pubblico, su questo non si discute".

FONDAMENTALISMO, UNIONI CIVILI, EXPO

In conclusione, il premier tratta temi caldi dell'attualità nazionale, in merito alla lotta al terrorismo parla di "grande priorità", una "battaglia" necessaria da approntare contro chi attenta ai "valori su cui sono fondate le nostre comunità". Promette inoltre maggiore determinazione in merito alle Unioni Civili "la stessa che abbiamo messo sulla legge elettorale" assicura Renzi. In questi giorni era poi circolata la notizia della presenza di Putin per la giornata dedicata alla Russia durante l'Expo milanese e il presidente Renzi ne ha dato conferma dichiarando che dal Cremlino è stato accettato l'invito a presenziare per il 10 giugno

Fonte foto: fanpage.it

Ilary Tiralongo


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