Pd, Crisafulli aspira alla carica di sindaco. Crocetta "è incandidabile, Renzi lo deve dire"
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ENNA, 25 MARZO 2015 - Ennesimi problemi in Sicilia per il Partito Democratico, dopo le vicende d'Agrigento, ecco spuntare il nome di Vladimiro, Mirello, Crisafulli per le elezioni amministrative di Enna.[MORE]
LA RICHIESTA DI RACITI E ZAMBUTO E L'INDIGESTIONE PD
Venerdì il coordinamento provinciale del partito si riunirà per decidere i nomi dei candidati ma, stranamente, sembra che gli esponenti siciliani Fausto Raciti, segretario Pd, e Marco Zambuto, presidente Pd, abbiano personalmente chiesto al Mirellone di candidarsi alle prossime elezioni ammnistrative, come sindaco di Enna. Anche se dai dirigenti siciliani giunge la proposta, gran parte del partito nonché lo stesso Davide Faraone continuano ad apporre "veti silenziosi". Un nome, quello di Crisafulli, che indubbiamente suscita perplessità e scalpore per chi ne ricorda il passato, ovvero l'amicizia con l'avvocato Raffaele Bevilacqua, definito "reggente di Cosa Nostra" nell'ennese e contatto di Provenzano durante la latitanza. Vicinanza filmata dai video degli investigatori nel 2000, video che ritrarrebbero gli incontri tra Crisafulli e Bevilacqua in hotel, nonchè l'intercettazione in cui l'ex deputato discorreva di appalti pubblici con un soggetto, attualmente ergastolano, condannato per associazione mafiosa e omicidio, ma dove pare fosse emersa anche la celebre frase del Crisafulli, "fatti i cazzi tuoi", in risposta a delle domande del boss legate agli appalti.
IL PASSATO DI CRISAFULLI
Nonostante quanto riportato e dichiarato dai pubblici ministeri di Caltanissetta, in merito alla "disponibilità- da parte di Crisafulli- a mantenere rapporti con il Bevilacqua" (boss), l'imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa è stata archiviata. Attualmente il "democratico" Vladimiro, ex Pci, Ds, consigliere provinciale, deputato regionale e senatore uscente, è imputato per abuso di ufficio (in un processo da lui definito "chiuso" in cui era accusato di aver asfaltato la strada conducente alla propria villa con fondi provinciali), insieme a due dipendenti della Provincia di Enna. Da Raciti è giunta l'affermazione "le eventuali opposizioni dovranno essere solo sul piano politico, su altri piani non potranno essere accettate" affermazione limitante, di fatto, l'estensione ovvia del caso che, oltre alle citate vicende, porterebbe anche alla bollatura di "impresentabile" realizzata da Bersani negli anni scorsi.
Una grazia dallo straordinario alone miracoloso che suscita naturali imbarazzi, nonché il rigetto, della candidatura, da parte delle minoranze sicule e di Crocetta.
LE DICHIARAZIONI DEL GOVERNATORE CROCETTA
Il quale governatore dichiara al Fatto Quotidiano di dover scontare "lo scoperchiamento della questione morale in Sicilia, e non solo. Quando ho fatto la giunta, volevano che nominassi assessore Crisafulli, il cognato di Francantonio Genovese, Franco Rinaldi (entrambi indagati) e Luigi Cocilovo, che qualche problema con la formazione ce l'ha, visto che è parte di alcuni progetti della Regione. E dunque sarebbe stato quanto meno inopportuno un suo incarico. Poi ho fatto prevalere il criterio che gli assessori non potessero essere deputati. In un gioco quasi surreale, potrei essere espulso dal Pd su indicazione dell'incandidabile Crisafulli" e continuando "è una questione di igiene politica: decidano se nel Pd ci sta meglio Crisafulli o Crocetta. Ma non hanno le palle".
LA RISPOSTA DI CRISAFULLI
Sempre dal Fatto Quotidiano emergono le parole del chiacchierato Crisafulli "Renzi e Faraone non vogliono la mia candidatura? Ma io voglio essere il candidato del Pd ennese, che le assicuro non è fatto da imbecilli" e aggiunge "venerdì verranno qui Raciti e Zambuto che non mi sembrano contrari ad una mia candidatura. Che poi perchè non mi dovrei candidare? Io sarei impresentabile?" per poi concludere "io no ho mai chiesto un voto ai mafiosi, io i mafiosi li mandavo a fare in culo, con rispetto parlando".
Pochi sono, attualmente, gli elementi certi, da un lato la forza trainante voti di Crisafulli, dall'altro il disagio di gran parte del Partito Democratico. Alcune risposte giungeranno probabilmente venerdì da Zambuto e Raciti, nel frattempo si attende ancora il commento del premier Renzi, apparentemente defilato dall'ormai ordinario trambusto nel settore siculo pieddino.
Fonte foto: livesicilia.it
Ilary Tiralongo