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ROMA, 22 MARZO - Alfredo Reichlin, lo storico dirigente del Partito Comunista Italiano, è morto all'età di 91 anni. Nella sua vita è stato Partigiano, direttore dell'Unità, membro del Partito Democratico. Insomma, Alfredo può essere considerato una delle figure più importati nella politica in Italia.[MORE]
Alfredo era nato nel 1925 a Barletta ma poco dopo si era trasferito a Roma, insieme ai genitori. Fin da giovanissimo è riuscito a manifestare la sua passione per la politica partecipando alla Resistenza con le Brigate Garibaldi. Durante l'occupazione della Capitale da parte della Germania venne fatto prigionieri dai Fascisti, ma grazie all'aiuto di uno dei suoi compagni riuscì ad essere liberato. Dopo questo episodio decise di iscriversi nel Pci. Da qui iniziò ufficialmente la sua carriera.
“Sono afflitto da mesi da una malattia che mi rende faticoso perfino scrivere queste righe. Mi sento di dover dire che è necessario un vero e proprio cambio di passo per la sinistra e per l’intero campo democratico. Se non lo faremo non saremo credibili nell’indicare una strada nuova al paese”. Sono state queste le sue ultime parole pubbliche scritte da lui stesso sull'Unità.
Le più grandi cariche politiche del nostro Paese hanno commentato la sua scomparsa con grande dolore. Matteo Renzi ha infatti dichiarato che la morte di Reichlin “lascia un vuoto profondo, se ne va una delle personalità di maggiore spicco della sinistra italiana, un punto di riferimento per generazioni di donne e uomini impegnati nella cosa pubblica”. Anche Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, gli ha dato il suo ultimo saluto con un tweet: “Addio Alfredo Reichlin, protagonista di tante battaglie della sinistra italiana. La tua voce mancherà”.
Chiara Fossati
immagine da 20centesimi.it