Partono le sanzioni per gli assenti e la Camera si riempie
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ROMA, 30 NOVEMBRE 2011- La scorsa settimana sono entrate in vigore le sanzioni che mirano a combattere l’assenteismo che spesso si verifica nelle commissioni alla Camera dei Deputati. Infatti, in commissione, le presenze non venivano rilevate, con la conseguenza che i deputati non partecipavano assiduamente alle sedute. Le misure prese dall’ufficio della presidenza della Camera mirano ad invertire questa tendenza e, a quanto pare, ci sono riuscite. [MORE]
Le sanzioni entrate in vigore prevedono che l’assenza alle sedute delle commissioni causi una decurtazione sugli stipendi dei deputati. Infatti, mancare al 50% delle sedute in un mese comporta un taglio di 300 euro ai 4000 euro di diaria. Se le assenze superano l’80% delle sedute, il taglio sale a 500 euro. Questa restrizione, che mira a colpire il frequente assenteismo nelle commissioni, vale sia per le commissioni permanenti che per le giunte e il comitato per la legislazione.
Ma come vengono verificate le presenze in aula? Per ora, nelle commissioni, il parlamentare deve apporre la sua firma nel registro che viene tenuto dal consigliere parlamentare, che svolge il ruolo di segretario della commissione. Non è, però, escluso che possa entrare in vigore il sistema mediante il quale vengono rilevate le ‘’firme’’ con i polpastrelli, lo stesso metodo utilizzato per verificare le presenze nelle sedute ordinarie della Camera.
D’altra parte, è entrato in vigore anche il nuovo sistema delle giustificazioni: il deputato ha la possibilità di evitare queste decurtazioni sulla diaria, se dimostra di essere impegnato nello svolgimento di attività per il gruppo (tuttavia, giustificazioni di questo tipo sono ammesse solo per un deputato su 50, mentre prima delle nuove sanzioni erano ammesse per un deputato su 20). Inoltre, eventuali assenze per malattia sono giustificate solo presentando adeguata documentazione medica, che attesti ‘’gravi motivi’’ quali ricoveri ospedalieri.
Il risultato di queste sanzioni si è visto ieri: alla Camera il numero dei presenti era molto più elevato rispetto alle sedute dei giorni precedenti, un vero e proprio (e inaspettato) pienone.
Claudia Candelmo